Giungono ripercussioni severe per alcuni gravi episodi consumatosi in campo. E’ stata assegnata la sconfitta a tavolino e la sospensione dei responsabili
Di episodi di violenza verbale, ma anche fisica, nei confronti dell’arbitro ne abbiamo testimonianza ogni giorno nei campi italiani, tanto nelle leghe minori, quanto nella massima lega italiana, dove gli arbitri sono da sempre oggetto di una particolare avversione da parte di tifosi, ma anche di addetti ai lavori e calciatori.
In particolare nella stagione attualmente in corso, in Serie A si sta consumando un vero e proprio accanimento di massa nei confronti degli arbitri, costantemente al centro dell’attenzione al termine di ogni turno di campionato. Tuttavia, delle volte si supera il limite ed è proprio ciò che è avvenuto durante una partita, sospesa a casa di alcuni episodi di violenza subiti dal direttore di gara.
Calciatore e allenatore sospesi per violenza sull’arbitro
Ci troviamo Cuneo e la partita partita in questione è Auxilium Cuneo-Castellettese, valida per il girone A della Terza Categoria. Il match in questione non si è concluso in circostanze usuali, ma, al contrario, il direttore di gara ha interrotto anzitempo il regolare svolgimento della gara, a causa di alcuni episodi, poi condannati dal giudice sportivo, che ha assegnato la sconfitta a tavolino ai padroni di casa.
La relazione di quanto avvenuto è presente nel referto ufficiale della Figc cuneese:
- Al minuto 18º del secondo tempo l’arbitro ammoniva per la seconda volta il giocatore XXXXXX (AUXILIUM CUNEO) che alla notifica del provvedimento di espulsione reagiva raccogliendo il pallone da terra e con forza, trattenendolo fra le mani, colpiva al volto e più precisamente sul naso l’arbitro causandogli alcuni istanti di stato confusionale con caduta a terra e dolore al naso.
- l’arbitro si rialzava sotto shock per l’accaduto e non essendo più nelle condizioni psico-fisiche idonee per il dolore al naso mancanza di lucidità per proseguire la direzione della gara emetteva il triplice fischio di fine gara e cercava di dirigersi verso gli spogliatoi.
- Non avendo con se le chiavi dello spogliatoio l’arbitro non poteva accedervi e fuori dal terreno di gioco veniva fermato dal signor XXXXXX allenatore della società AUXILIUM CUNEO che gli intimava di ritornare in campo per continuare la gara e gli impediva di passare allargando le braccia e per poter passare era costretto a spostarlo fisicamente per un braccio.
- Rientrato nello spogliatoio l’arbitro richiedeva del ghiaccio alla società CASTELLETTESE e si accorgeva di sanguinare dal naso.
- Mentre si apprestava ad uscire dallo spogliatoio per abbandonare l’impianto vedeva che all’uscita erano posizionati un centinaio di sostenitori di entrambe le squadre che discutevano animatamente ed erano controllati da nutrita presenza di forze dell’ordine.
- Per evitare eventuali ulteriori problemi i Carabinieri facevano uscire il direttore di gara, accompagnato anche dal Presidente della società AUXILIUM CUNEO che si scusava per l’accaduto, da una uscita secondaria dove lo attendeva una loro volante per accompagnarlo in caserma.
- Dopo circa una ora l’arbitro decideva di non ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso in quanto il dolore stava diminuendo e faceva rientro a casa.
Oltre alla sconfitta a tavolino, le conseguenze sono state prevedibilmente severe per calciatore e allenatori coinvolti. Si tratta di una squalifica di oltre due anni per il calciatore (con scadenza il 30 giugno 2026) e una di due mesi per l’allenatore (con scadenza il 30 giugno 2024).