Sorprendenti gli attacchi frontali che Gabriele Gravina ha riservato a Claudio Lotito e Lorenzo Casini, rispondendo alle rispettive accuse recapitate alla FIGC
Giungono dirette e senza sconti le repliche del presidente della FIGC Gabriele Gravina alle uscite di Lorenzo Casini – presidente della Serie A – e alle dichiarazioni di Claudio Lotito.
Il numero uno della Federazione Giuoco Calcio ha esplicitato senza filtri le proprie idee su quanto riferito dai due, rispondendo schiettamente nel corso dell’evento “Il Foglio a San Siro”.
Gravina duro con Lotito e Casini
Gravina ha iniziato commentando l’accusa di Casini, secondo il quale la figc avrebbe imboccato una deriva “autoritaria”: “Parlare di derive autoritarie penso sia una mancanza di rispetto istituzionale. È particolare rilevare che qualche mese fa la Federazione era considerata statica ed incapace di fare proposte. Appena ne facciamo, allora si parla di autoritarismo. Non va confuso con l’esercizio della democrazia. Abbiamo il dovere di far rispettare il quadro normativo”.
Poco dopo, ecco la stoccata profonda a Claudio Lotito. Il numero uno dei biancocelesti aveva sollevato dubbi sulla particolare litigiosità che caratterizza i rapporti tra Figc e Lega Serie A: “L’autonomia della Lega? C’è una strategia evidente della Lega Serie A, dobbiamo capire fino in fondo come sia possibile che in Italia alcuni personaggi possano fare parte del consiglio federale, del consiglio di Lega, sia proprietario di una società di Calcio, sia anche senatore. Sulla litigiosità Federazione-Lega starei attento, io ho uno splendido rapporto con tanti presidenti. Ci sono poi soggetti che pensano di gestire il mondo del calcio a proprio piacimento. Mi riferisco a Lotito e al lotitismo”. Dichiarazioni perentorie, che manifestano nuovamente la presenza di numerose idiosicrasie tra queste figure di spicco del panorama calcistico nostrano.