La Roma costruita da José Mourinho inizia a divenire la Roma di De Rossi anche in termini di scelte di mercato. Queste le priorità di DDR
La dura sconfitta con il Bologna non sembrerebbe aver causato particolari terremoti emotivi tra i vicoli della città eterna, forse perché preceduta da una serie di trionfi dal sapore indimenticabile, o forse perché il rinnovo di DDR ha precluso la possibilità di un addio a giungo e, di conseguenza, ogni nuova partita non rappresenta più un esame da svolgere per convincere i Friedkin a proseguire la collaborazione.
Ciò che è certo, è che il matrimonio tra la società e Daniele De Rossi non può che donare una generosa dose di solidità all’ambiente, sinora caratterizzato da precarietà tanto in panchina, quanto in dirigenza. L’assenza di un DS e il persistente dubbio su chi avrebbe guidato la rosa nel corso della prossima stagione precludevano ai vertici giallorossi di concepire con chiarezza le mosse da compiere nel corso della prossima finestra di calciomercato, a cui si dovrà giungere avendo fatto i compiti a casa.
Ora però, Souloukou & co. possono perlomeno contare sulla presenza di DDR, a cui fare appello per comprenderne esigenze e desideri. In tal senso, De Rossi sembrerebbe aver cerchiato due nomi in particolare all’interno della lista della spesa giallorossa.
E’ vero… poter contare sulla presenza di un allenatore anche per la stagione successiva permette di dissipare i dubbi e plasmare a immagine e somiglianza di DDR la nuova Roma che i tifosi si aspettano, anche e soprattutto alla luce dei numerosi contratti in scadenza, dei prestiti in bilico e delle plusvalenze che andranno contabilizzate per non incorrere in disordini derivanti dal Fair Play Finanziario. Tuttavia, appare comunque necessario l’approdo di un direttore sportivo, a cui affidare il lavoro sporco delle vere e proprie trattative, sia in termini di entrata che di uscita.
Ecco che, come ribadito sull’edizione odierna di Leggo, DDR avrebbe espresso con chiarezza la propria preferenza nei confronti di Nicolas Burdisso, uscente direttore tecnico della Fiorentina, nonché ex compagno di spogliatoio di De Rossi. E’ indubbio che, come nel caso di DDR, l’inserimento all’interno delle dinamiche del centro sportivo Fulvio Bernardini sarebbe più semplice e indolore, grazie all’esperienza giallorossa maturata da calciatore e al già citato rapporto di profonda conoscenza che lo lega all’attuale tecnico dei giallorossi.
Parlando invece di chi realmente entrerà in campo sotto le indicazioni di DDR ed eventualmente sotto gli occhi di un Burdisso in tribuna, ecco che emerge nuovamente il nome di Federico Chiesa, il quale, sempre secondo Leggo, si starebbe avvicinerebbe ai cancelli di Trigoria.
Negli scorsi giorni vi abbiamo riportato di come DDR e il numero 7 bianconero abbiano intrattenuto una conversazione telefonica, in cui il tecnico giallorosso avrebbe manifestato con convinzione il desiderio di allenare il figlio d’arte, mettendolo al centro di un progetto che potrebbe garantirgli le condizioni ideali per rinascere definitivamente dopo il gravissimo doppio infortunio subito. Le caratteristiche tecnico-tattiche proprie di Chiesa si inserirebbero con particolare precisione nel sistema di gioco di DDR, fatto di palleggio ad alti ritmi e sovrapposizioni fulminee degli esterni offensivi.
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