Il caso in Serie A riguarda vicino anche la Roma. La presa di posizione non è tardata ad arrivare e per certi aspetti è parsa inevitabile
Archiviato la bella vittoria contro il Milan valsa l’accesso alle semifinali di Europa League, per la Roma è già tempo di vigilia. Tra poco più di 24 ore i giallorossi, infatti, ospiteranno il Bologna di Thiago Motta in quello che può essere definito uno scontro di cruciale importanza per la corsa al quarto posto.
Quella che si sta per concludere è stata però una settimana densa di emozioni e di polemiche. Qualche ora dopo aver centrato le semifinali di Europa League, contribuendo in maniera determinante al miglioramento del ranking dell’Italia, la Roma tramite i suoi canali ufficiali ha fatto la voce grossa. Il club giallorosso ha infatti espresso il suo dissenso per la decisione della Lega Calcio di calendarizzare il recupero del match con l‘Udinese il 25 aprile. Una data che obbligherà i giallorossi agli straordinari, anche alla luce degli impegni in rapida successione con Napoli e Bayer Leverkusen.
Sull’argomento si è espresso anche il giornalista Furio Focolari. Sulle frequenze di Radio Radio, Focolari ha esternato il suo punto di vista sulla questione, rivelando quella che, a suo dire, sarebbe stata la discriminante fondamentale alla base della decisione sul recupero. Ecco quanto riferito dal giornalista: “Avrei voluto che la Roma, che rappresenta il calcio italiano, venisse accontentata. Tuttavia, il problema è che Sassuolo, Empoli, Frosinone e Verona hanno detto che avrebbero scatenato il finimondo. Avrebbero fatto ricorso anche al Tar se si fosse giocato a campionato finito. Non si sarebbe potuto dare all’Udinese un vantaggio così”. Decisione politica, dunque. E nulla più.