L’esclusione del campionato adesso è ufficiale e le reazioni non sono tardate ad arrivare. Campionato nel caos dopo la decisione del giudice sportivo
Era solamente una formalità. Adesso però c’è anche l’ufficialità. C’è l’esclusione dal campionato, con una classifica stravolta e con delle prese di posizioni che sono già state messe nero su bianco. Ma andiamo con ordine, e parliamo, intanto, di quello che è successo al club in questione.
Dopo due rinunce consecutive, la Pistoiese è stata esclusa dal massimo campionato dilettantistico nazionale, il più grande di tutti, la Serie D. Ma non è tanto questo il punto, quanto il fatto che la classifica del girone è totalmente riscritta, perché il comunicato ufficiale del giudice sportivo, che sarà trasmesso alla federazione, recita questo: “La classifica del girone di competenza venga riscritta e pubblicata con l’annullamento dei risultati di tutte le gare in precedenza disputate dalla società rinunciataria e la pubblicazione del calendario a partire dalla 15° giornata di ritorno, prevedendo il turno di riposo alla società che avrebbe dovuto incontrare quella esclusa. Che al termine del Campionato, a parziale modifica del C.U. n. 16 del 13/9/2023 del Dipartimento Interregionale, la classifica del girone D del Campionato di Serie D 2023/2024 preveda la retrocessione diretta unicamente della squadra classificatasi al 17° posto e che per quanto riguarda la disputa dei play out restino, in ogni caso, invariate le modalità riportate nel citato comunicato”. Il punto quindi è uno: le gare giocate vengono tutte annullate.
E dopo questa decisione, a breve giro di posta, è arrivata la reazione del Ravenna, società che gioca nello stesso girone del quale faceva parte anche la Pistoiese: “La società è costretta a prendere atto, con enorme amarezza, che ancora una volta il merito sportivo è stato calpestato anzi annullato da comportamenti scandalosi che nulla hanno a che fare con la giustizia e la lealtà” attacca il club. Che poi continua, così come viene riportato da Tuttocampo.net.
“È difficile dover fare i conti con una normativa lacunosa e totalmente insufficiente a fronteggiare la dissennata gestione di società sportive che operano senza il minimo rispetto dei sacrifici altrui; molto semplicemente, sarebbe stato sufficiente fermare la Pistoiese al termine del girone di andata allorquando tutti gli addetti ai lavori erano a conoscenza della reale situazione. A farne le spese, una squadra il Ravenna FC 1913, una tifoseria e una città che hanno giocato, lottato e gioito nel pieno rispetto delle regole, senza tuttavia poter provare a coronare un percorso che meritava tutt’altra considerazione. Preso atto della surreale situazione creatasi, la società, forte della straordinaria capacità del proprio staff e dei suoi giocatori già espressa sul campo, non lascerà nulla di intentato, riservandosi al tempo stesso ogni azione possibile volta a tutelare i propri interessi presso gli organi competenti”.
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