Ndicka dimesso dall’ospedale, arriva il comunicato UFFICIALE della Roma. Gli ultimi aggiornamenti.
Da circa ventiquattro ore a questa parte, l’argomento principale in casa Roma e non solo risulta essere legato alle condizioni di Evan Ndicka, che hanno portato lo sport e tutte le questioni di natura squisitamente sportiva a passare in secondo piano. Le immagini del difensore che si accascia a terra, cosciente ma visibilmente preoccupato, sono ancora presenti nelle menti di tifosi e addetti ai lavori, così come i concitati quanto preoccupanti attimi successivi.
Dopo la sospensione della gara, tanta era stata l’attesa circa aggiornamenti e novità sulle condizioni del giocatore, soccorso prontamente all’interno dello stadio, prima di essere trasportato presso l’ospedale di Udine, dove è stato poi raggiunto dalla Roma tutta. Le prime notizie ufficiali giunte dalla Roma, come ben ricorda l’immagine pubblicata sui social dal club poche ore dopo la sospensione della gara, avevano quantomeno lenito le preoccupazioni iniziali, mai del tutto rientrate e circa le quali è possibile adesso aggiungere nuove importanti indicazioni, come si può leggere nel comunicato ufficiale redatto dal club.
“In seguito a un dolore acuto precordiale e alterazioni aspecifiche all’elettrocardiogramma effettuato in sala di prima urgenza allo stadio il giocatore Evan Ndicka e’ stato ricoverato presso l’Ospedale Santa Maria della misericordia di Udine. Sono stati effettuati controlli cardiologici di primo e secondo livello risultati negativi per patologia cardiaca. Alla luce degli ultimi esami effettuati in mattinata il quadro clinico è compatibile per trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro. Il calciatore è stato dimesso ed effettuerà ulteriori controlli a Roma. L’AS Roma vuole ringraziare per la grande professionalità e disponibilità la società Udinese Calcio, l’arbitro il sig. Pairetto, il pubblico presente allo stadio di Udine e il personale medico e sanitario dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Tutti insieme, in quei minuti concitati e di apprensione, abbiamo dimostrato i valori dello sport e messo al primo posto la salvaguardia della vita“.