Dall’accoglienza del Monza alla gestione targata Daniele De Rossi: così l’allenatore giallorosso prima di Udinese-Roma. C’è anche l’annuncio su Abraham
Poco prima della partenza per Udine e al termine di un’ ospitalità presso il centro sportivo del Monza, ha così parlato Daniele De Rossi ai canali ufficiali del club, introducendo Udinese-Roma. “Abbiamo risparmiato un viaggio, siamo stati un po’più insieme e ci siamo goduti questo bel centro sportivo messoci a disposizione dal Monza. Ci teniamo a ringraziare il dottor Galliani, il Monza tutto e Raffaele Palladino per l’accoglienza straordinaria, complimentandoci altresì per la bellezza del loro centro sportivo“.
“Provare ad essere come sono i giocatori delle squadri alle quali ambiamo di affrontare. Se guardiamo al Real Madrid, vincono in Champions e in Liga. Al di là dei valori delle squadre e degli allenatori, è la mentalità che fa la differenza, restando attaccati alla manifestazione che si va a giocare e non c’è cosa più bella di vincere di lavorare per andare a vincere”.
“Ho in mente di sentire come stanno e preservare Pellegrini o Dybala da qualche acciacco che in passato ci hanno portato a rinunciare loro. Veniamo da partite intense che ci hanno portato a perdere molte energie fisiche e mentali. Qualcuno ha degli acciacchi dei quali dovrò tenere conto: la differenza non la fa il giocatore singolo ma l’atteggiamento di tutta la squadra. Dobbiamo avere negli occhi e in testa la partita di Lecce, con l’obiettivo che deve essere quello di non ripetere quella gara, soprattutto con quanto visto all’inizio”.
“Abraham titolare? Vediamo, sta sempre meglio, si allena con continuità, fisicamente e da un punto di vista della forza lo vedo benissimo. Con i carichi di lavoro, a volte perde lucidità e dobbiamo accompagnarlo a riacquisire condizione psico-atletica in campo. Abbiamo nello staff due ragazzi che hanno lavorato dieci anni a Udine. Ci siamo affidati ai video e alle loro conoscenze personali, ma questo non basta ad avere la certezza di mettere in campo ciò che serve per i tre punti. Conosciamo le loro caratteristiche e l’ambiente che troveremo: sono in lotta per la retrocessione e dobbiamo stare attenti quanto rispettosi del loro valore”.
“Io faccio questo lavoro da tanto tempo: sto nel mondo del calcio romano da tantissimo tempo e queste cose non mi toccano più di tanto. Nei brutti momenti ho sempre lavorato pensando che i brutti momenti a Roma durano poco, ma so benissimo che anche le parentesi felici possono durare poco. Ricordo il post-Lecce e so bene l’accoglienza che riceverei se dovessi far male. Al di là della critica nei miei confronti, positiva o negativa, a me interessano i risultati e la felicità della società e di tutti. Ogni tanto leggo qualcosa, sorrido e ringrazio se mi dicono qualcosa di positivo, ma poi è un qualcosa che svanisce dopo tre secondi“.
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