Calciomercato Roma, gerarchie ribaltate in meno di tre mesi e adesso situazione ben delineata. Di dubbi per il futuro non ce ne sono più
L’ennesima prestazione importante. E adesso anche i numeri cominciano ad essere da segnalare. Un’altra gara che indica due cose: la capacità di Daniele De Rossi di capire il momento, sin dal sul arrivo, e di avere il coraggio così di mandarlo in campo facendo sedere uno di quelli che aveva sempre giocato; la sua tenuta mentale che permette alla Roma di guardare con oggettiva fiducia al futuro.
Partiamo dai numeri, per poi fare un quadro generale: dodici partite da titolare, una sola sconfitta, sette presenze senza nemmeno subire una rete. Anche ieri sera Mile Svilar ha tenuto la porta inviolata dimostrando che può essere il portiere del futuro. E adesso la Roma è abbastanza tranquilla, perché deve trovare “solamente” un secondo.
Svilar ha convinto tutti
Sì, perché se fino a gennaio si parlava di un estremo difensore che potesse andare a prendere in tutto e per tutto il posto di Rui Patricio, in scadenza e nessuna possibilità di rinnovo, da un poco di tempo dentro le segrete stanze di Trigoria si pensa soprattutto a trovare un portiere che possa aiutare Svilar in alcuni momenti della stagione. Ed è oggettivamente un pensiero in meno per la dirigenza giallorossa, che potrà quindi concentrare energie fisiche ed economiche verso altre zone del campo.
Le prestazioni di Svilar, insomma, lasciano sereni. Sarà lui il titolare il prossimo anno, un posto che si è guadagnato con prestazioni di altissimo livello e dando sicurezza a tutto il reparto. Impossibile quindi pensare che la Roma, adesso, possa andare a prendere Carnesecchi, Musso, Di Gregorio, e pure Falcone, tutta gente che costa troppo e che vorrebbe quasi avere garantito il posto da titolare. Niente spese folli, ma solamente un buon portiere che riesca a dare garanzie quando e se verrà chiamato in causa. Svilar ha ribaltato tutte le gerarchie.