Mentre De Rossi e colleghi definiscono gli ultimi dettagli prima del derby europeo con il Milan, la dirigenza giallorossa deve fare i conti con il futuro
La Roma di DDR ha da poco svolto l’ultima rifinitura casalinga all’interno del centro sportivo Fulvio Bernardini, prima della partenza con destinazione Milano. Lo scacchiere rossonero di mister Pioli attende in casa i giallorossi, nella sfida valida per l’andata dei quarti di finale di Europa League.
Mentre DDR & co. non può esimersi dal sintonizzare le proprie frequenze esclusivamente sul derby europeo con i lombardi, i vertici giallorossi devono necessariamente continuare a lavorare sul futuro della società, a partire dagli ampi movimenti di mercato che attendono la rosa capitolina.
Nonostante il sorprendente equilibrio conquistato nel giro di poche settimane dal comandante di Ostia, è probabile che De Rossi, o chi per lui, si troverà ai blocchi di partenza della prossima stagione con una rosa profondamente rivoluzionata. I numerosi contratti in scadenza e i prestiti ancora da definire fanno presagire ad una convinta metamorfosi, in particolare per il reparto difensivo e per quello offensivo.
La Fiorentina vuole rispedire Belotti a Trigoria
Parlando proprio degli uomini designati a colpire le porte avversarie, il contesto giallorosso è meno solido di quanto possa apparire. Si parte dalla sostanziale certezza che alberga nei cuori dei romanisti in merito alla partenza di Big Rom…
Il gigante belga rappresenta uno dei tasselli più importanti del progetto Chelsea, ma non in termini di impiego sul campo nel corso della prossima stagione, ma piuttosto come pedina da cui ricavare la liquidità necessaria a calmierare i debiti accumulati nelle scorse stagioni. Il londinesi chiedono oltre 40 milioni di euro per il cartellino del 90 giallorosso.
Una cifra che, al netto dell’affetto e di un rendimento quantomeno accettabile con la maglia giallorossa, la Roma non sembrerebbe pronta ad investire su un calciatore classe ’93. A ciò si somma il prestito di Sardar Azmoun, da riscattare dal Leverkusen con 12,5 milioni di euro, ma anche la clausola presente nel contratto di Paulo Dybala.
Difatti, grazie alla clausola richiesta dalla Joya, qualunque squadra estera potrà sbloccare il contratto del fuoriclasse argentino con una misera cifra di 13 milioni di euro. A quel punto toccherà a Paulo scegliere se rimane nella città eterna o meno.
In tutto ciò si inserisce a gamba tesa l’affare Belotti. Il gallo si è spostato a Firenze a stagione in corso grazie ad un prestito senza obbligo di riscatto, il che fornisce ai vertici viola la possibilità di rimandarlo a Roma senza alcun vincolo. Dopo un esordio scoppiettante e svariate dimostrazioni di fiducia giunte da parte del mister Vincenzo Italiano, il gallo continua a digiunare sotto porta.
Se in un primo momento i tifosi fiorentini potevano abbonare al gallo una certa inconsistenza in termini di numeri, anche e soprattutto grazie all’encomiabile spirito di sacrificio manifestato nel rettangolo di gioco, adesso inizia a pesare il singolo centro con la maglia viola, in particolare in una squadra che vede nell’assenza di cattiveria sotto porta uno dei temi più urgenti della stagione.
Italiano & co. costruiscono tanto e concludono poco e sarebbe dovuto essere prorprio Belotti l’elemento in grado di rompere questa spiacevole tendenza. Al contrario, le marcature non arrivano e i vertici fiorentini, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, iniziano a dubitare fortemente che il riscatto del gallo sia la strada da percorrere. Tuttavia, la stagione non è ancora finita e Belotti avrà a disposizione ben tre competizioni (Conference League, Coppa Italia e Serie A) per rendersi nuovamente appetibile.