Roma-Lazio sembra non voler finire mai e per Gianluca Mancini c’è il rischio squalifica dopo i festeggiamenti post derby. Ecco la decisione del difensore sul patteggiamento.
Non si placa la scia di polemiche dopo la vittoria della Roma nel derby contro la Lazio. La rete decisiva è stata siglata nel primo tempo da Gianluca Mancini. Il colpo di testa del numero 23 giallorosso è valso l’intera posta in palio, ed ha interrotto un digiuno di gol e vittorie nella stracittadina che durava da due anni. Al termine della gara il centrale difensivo romanista è stato protagonista dell’esultanza liberatoria sotto la Curva Sud, che lo ha visto sventolare un bandierone raffigurante un ratto con i colori della squadra biancoceleste.
Un’esultanza euforica che è entrata di diritto nel cuore dei tifosi romanisti, ma che ha scatenato anche polemiche esterne. Da subito si sono alzati voci di contestazione sul gesto incriminato, che puntavano il dito contro Gianluca Mancini. Anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, intervenendo sulla questione aveva anticipato l’apertura di un fascicolo da parte della Procura federale. Ieri l’organismo giudiziario ha notificato al classe ’96 giallorosso le contestazioni a suo carico.
Roma-Lazio, Mancini verso il patteggiamento: le manovre della Procura
Gianluca Mancini avrebbe violato l’articolo 4, quello che parla di lealtà, correttezza e probità nei confronti delle squadre avversarie. Ora, secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport, il difensore centrale avrà sette giorni di tempo per preparare la sua strategia di difesa.
Il difensore giallorosso potrebbe anche chiedere di essere ascoltato dal procuratore Chiné, oppure di preparare una memoria difensiva. Quello che sembra scontato, secondo il quotidiano sportivo, è che Gianluca Mancini decida di patteggiare prima del deferimento effettivo. In tal modo potrebbe arrivare uno sconto sulla sanzione, circostanza già vista nei precedenti analoghi. In tal modo il numero 23 romanista eviterebbe la squalifica in campo e verrebbe colpito solo da una multa. I prossimi sette giorni saranno quelli della verità intorno al centrale ex Atalanta.