Caos Milan prima della Roma: UFFICIALE l’esposto al Tar

Caos Milan prima della Roma, ufficiale l’esposto al Tar contro il club lombardo. Ecco spiegato il motivo. La situazione è caotica

Mancano pochi giorni alla gara d’andata dei quarti di finale di Europa League, e in casa Milan non si stanno passando dei momenti semplice. Non tanto in campo, visto che la squadra di Pioli ha vinto anche contro il Lecce consolidando il secondo posto, ma soprattutto sotto il profilo societario.

Caos Milan prima della Roma: UFFICIALE l'esposto al Tar
Cardinale e Ibrahimovic (Lapresse) – Asromalive.it

Dell’inchiesta nata un poco di settimane e relativo al cambio di proprietà fa non si hanno ancora riscontri, mentre se ne hanno, eccome, sulla questione del nuovo stadio che il club rossonero vorrebbe costruire in stile americano, così come confermato da Cardinale, con 70mila posti a sedere. Ma ci sono dei grossi problemi, visto che secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, ci sono due esposti già presentati al Tar da chi proprio quell’impianto non lo vuole.

Esposto contro lo Stadio del Milan

Il comitato “No stadio a San Donato Milanese” infatti ha chiesto l’annullamento – si apprende – di due atti relativi proprio al progetto. Una serie importante di ostacoli insomma che creano problemi alla società rossonera che vorrebbe avviare tutto l’iter necessario in tempi brevi.

Caos Milan prima della Roma: UFFICIALE l'esposto al Tar
Pioli (Lapresse) – Asromalive.it

Entrando nel dettaglio, sono 13 i cittadini che hanno deciso, coadiuvati da un pool di avvocati e sostenuti anche dal comitato citato prima, di presentare un’istanza ufficiale al Tar per chiedere l’annullamento delle delibere a favore della realizzazione dello stadio nell’arra San Francesco a San Donato. Uno dei referenti del comitato inoltre, Innocente Curci, ha detto a Calcio e Finanza che “di fronte al rifiuto del sindaco Squeri e delle forze politiche che lo sostengono in consiglio comunale a dialogare seriamente con i cittadini, abbiamo tenuto fede all’impegno che ci eravamo presi fin dal primo momento della costituzione del comitato, ossia quello di fare qualsiasi sforzo e perseguire tutte le strade lecite possibili per fermare un progetto che riteniamo dannoso per il nostro territorio”.

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