Fallo su Zalwski in Lecce-Roma, ecco l’audio Var che spiega la decisione dell’arbitro Marcenaro relativa alla mancata assegnazione del rigore.
Non è stato un Lunedì di Pasquetta nobilissimo per i tifosi della Roma, alla luce del pareggio senza reti sul campo del Lecce che grande impatto potrebbe avere nei conteggi finali di una corsa Champions League che continua a coinvolgere i capitolini, al netto di una distanza di cinque punti dal Bologna che evidenzia in modo veemente il passo falso compiuto in terra salentina.
Al di là della prestazione non nobilissima, ammessa e riconosciuta dallo stesso De Rossi, a generare grandi attenzioni sono state anche alcune scelte arbitrali, tra cui l’ammonizione del diffidato Ndicka che costringerà l’ivoriano a non essere a disposizione nel derby di sabato prossimo. I picchi delle polemiche, ad ogni modo, hanno riguardato soprattutto la mancata assegnazione del calcio di rigore in area del Lecce, con protagonisti Zalewski, Falcone e Blin.
A provare a fare chiarezza è stata la trasmissione Dazn, che in occasione della sezione Open Var, ha trasmesso l’audio della comunicazione tra arbitro e Var nei concitati momenti successivi al presunto fallo su Zalewski. A seguire il contenuto del dialogo.
“Tutto buono. Ha calciato, poi non ho visto sinceramente. Sta ripartendo l’azione verso l’area di rigore. Angolo; controllalo. Stiamo controllando. Portameli via che controllano; è rimasto a terra di là. Ma è il portiere che lo prende. No, lui gioca la palla. Per me questo poi diventa contrasto di gioco, va addosso al portiere, colpisce il suo difensore e poi lo colpiscono. Non vedo imprudenza. Ginocchio destro ma… Abbiamo controllato su Zalewski ma non è nulla. Perfetto, angolo dunque?”.
Questo il commento dell’esperto arbitrale in studio: “Si tratta molto più di uno scontro di gioco. Ci sentiamo di avallare il Var e l’Avar perchè vi è intervento di falcone che va a scontrasri col compagno di squadra, con entrambi che poi franano su Zalewski. Non è imprudenza e non è passibile come cartellino giallo. Lo cataloghiamo come scontro di gioco consecutiva ad una dinamica normale che coinvolge il portiere. Se fosse stato fischiato calcio di rigore in campo, il Var avrebbe fatto silent check”.
“Preferiamo non vengano assegnati perché non vi è evidenza chiara, per i motivi esposti, di una fraudolenza chiara. Gli elementi in caso di assegnazione di rigore live ci sarebbero stati per il Var e ci sarebbe in tal caso stato un silent check. Ci sono elementi per supportare un calcio di rigore del genere, ma non essendo una dinamica chiara ed evidente da On Field review, resta la decisione del campo“.
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