Nuovi guai in vista per un club in serie difficoltà economiche. Il Fair Play Finanziario colpisce ancora e ora la società in questione rischia grosso
Il Fair Play Finanziario, sin dalla sua introduzione all’interno del comitato esecutivo Uefa nell’ormai lontano 2009, ha più volte caratterizzato gli incubi delle dirigenze europee, obbligati da svariati anni da assicurare una certa sostenibilità, pena delle severe sanzioni. D’altronde, permettere ad un club di indebitarsi senza soluzione di continuità, non è esattamente l’ideale per assicurare un calciomercato nei limiti del raziocinio, ma come sappiamo il calcio è un business tutt’altro che solido, in cui i frutti di un’operazione di mercato spesso sono da verificare nel lungo termine.
Svariate squadre sono già state pizzicate dalla Uefa, che ne ha prontamente ostacolato i trasferimenti negli scorsi anni. Tuttavia, nei campionati più blasonati d’Europa, svariate società continuano a temere di non riuscire a rientrare dei propri deficit di bilancio e, proprio nelle scorse settimane, sono giunte notizie poco rassicuranti in merito ad alcuni contesti in particolare. Difatti, pare che in Premier vi sia più di un club a rischio sanzioni, anche e soprattutto a causa dei prezzi folli che caratterizzano il calciomercato britannico.
Non è un segreto che il Fair Play Finanziario riesca a spaventare paradossalmente più le grandi rispetto alle piccole, poiché i club più blasonati sono spesso costretti a spese pazze per tentare di rimanere ai vertici della propria lega. Soprattutto in Premier League, la competizione è semplicemente sanguinosa, per via di un livello medio difficilmente riscontrabile in altre leghe.
Difatti, per militare nelle posizioni più alte della classifica i vari club sono spesso obbligati ad un continuo ricambio di calciatori, nel tentativo di sostituire le mele marce con pedine di pregio, spesso desiderate proprio dalle dirette rivali in classifica. Non è un caso che lo stesso Manchester City di Guardiola, campione in carica d’Inghilterra e della coppa dalle grandi orecchie, sia attualmente in un periodo delicato, in cui è in atto un procedimento per assicurarsi che siano state rispettate le stringenti norme del FFP.
Tuttavia, la lotta per alzare la coppa a fine anno non è l’unica che spinge le società ad indebitarsi, come testimoniano i bilanci di alcune squadre decisamente meno blasonate, il cui tentativo di rimanere in Premier ha causato una serie di mosse imprudenti sul piano squisitamente finanziario. Ecco ad esempio l’Everton, già penalizzato, o il Chelsea di Pochettino.
Lo sforzo per restare nella massima lega inglese ha caratterizzato anche il recente passato del Leicester, il quale, dopo aver rovinosamente fallito, sta cercando di risalire la china della Championship, per tornare negli sfavillanti palcoscenici della Premier. Negli scorsi anni, il club attualmente di proprietà di Aiyawatt Srivaddhanaprabha, si è spinto oltre, accumulando una perdita di 92,5 milioni di sterline nel 2021/22 e una di 89,7 nel corso della stagione 22/23. Quest’ultimo dato, riportato sul profilo X(Twitter) di BBC Sport Leicester, è stato comunicato nelle scorse ore direttamente dal club. Ecco che, dopo il comunicato ufficiale della società, si attende una sentenza sull’inevitable penalizzazione che investirà il Leicester nel corso della prossima stagione, come previsto dal regolamento.
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