Con una classifica sempre più grigia, il futuro di Allegri sulla panchina della Juventus è in bilico. La decisione di Elkann fa saltare il banco.
Anche contro la Lazio, la Juventus di Max Allegri è caduta in quella trappola mentale che la sta tenendo imbrigliata ormai da due mesi. Dopo aver detto addio al sogno Scudetto, gli uomini di Allegri hanno inanellato una striscia di risultati assolutamente negativa. I 7 punti conquistati nelle ultime 9 giornate sono un bottino troppo magro per chi, solo due mesi fa, contendeva all’Inter lo scettro di prima della classe.
Sebbene Max Allegri sia legato alla Juventus da un contratto in scadenza nel 2025, sono scarsissime le chances di una conferma del tecnico livornese anche nella prossima stagione. Inizialmente, però, si pensava che l’avvicendamento in panchina potesse essere sancito a campionato finito, in estate. Tuttavia, il fatto che Vlahovic e compagni non abbiano ancora centrato matematicamente la qualificazione in Champions League potrebbe suggerire portare ad una soluzione immediata. Da potenzialmente stellare, la stagione della Juve sta infatti ricalcando quella grigia ed opaca degli ultimi campionati. Con l’obiettivo Champions sempre più in discussione, non è escluso che Elkann opti per un avvicendamento in panchina già nelle prossime settimane.
Effettivamente i margini di errori per la Juventus si sono sensibilmente assottigliati. Oltre al quarto posto, infatti, soltanto la vittoria della Coppa Italia potrebbe far assumere alla stagione di “Madama” un altro volto. Dopo tre anni di gestione Allegri, però, la squadra non ha ancora assunto un’identità ben precisa.
Il profilo di Thiago Motta è quello che, chiaramente, si sussurra con maggiore frequenza nelle segrete stanze del quartier generale della Juventus. Protagonista di una stagione da urlo alla guida del Bologna, l’ex centrocampista dell’Inter ha tutto per il grande salto. Nel caso in cui dovesse centrare la qualificazione alla prossima Champions League, però, Motta potrebbe essere comunque stuzzicato all’idea di proseguire per almeno un altro anno sulla panchina dei rossoblu. Senza pressioni e con una piazza in tripudio, l’allenatore del Bologna potrebbe anche decidere di prolungare la sua esperienza in terra emiliana.
Ecco allora che in casa Juve potrebbe prendere piede un altro tipo di opzione. Nel caso in cui i bianconeri dovessero prolungare il loro digiuno di vittorie, infatti, potrebbe non essere utopistico immaginare una ‘promozione’ di Montero in prima squadra. Alla guida della Primavera, l’ex centrocampista bianconero è stato in grado di dare subito un’identità ben precisa alla sua squadra. Ricalcando nella sostanza quanto fatto con Pirlo, la Juve offrirebbe allora a Montero una chance importante con cui mettersi in gioco. Una soluzione “tampone”, insomma, per provare a non compromettere la qualificazione in Champions ed avere il tempo di pianificare le prossime mosse. Al momento solo una suggestione, in futuro chissà…
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