Nuovo episodio di razzismo e partita sospesa, l’arbitro non ci ha pensato due volte: la ricostruzione.
Anche dopo un caso emblematico e importante come quello di Acerbi e Juan Jesus, si continua a parlare di razzismo e di insulti all’interno di un mondo sportivo che, in quanto tale, dovrebbe essere baluardo di nobili e importanti valori. Le ultime settimane, da questo punto di vista, sono state molto calde e non poco ricche di eventi, come ben ci ricorda l’accaduto su citato di Inter-Napoli, inseritosi in un corpo di esempi più e meno lontani che tante volte hanno macchiato le partite di calcio.
Era successo già qualche mese fa con Maignan, in occasione di quella sfida tra Milan e Udinese che, in quel caso, aveva avuto come protagonisti principali i tifosi bianconeri, con conseguente chiusura della curva friulana dopo le accuse razziste nei confronti del portiere del Milan. Gli esempi, come detto, non scarseggiano certamente e, proprio in queste ultime ore, si è assistito all’ennesimo spiacevole evento, che conferma, purtroppo, la grande macchia del razzismo all’interno dello sport e della società.
Insulti verso Acuna in Getafe-Siviglia, l’arbitro interrompe la gara
Ci riferiamo, in particolare, a quanto accaduto in questo pomeriggio in occasione della partita tra Getafe e Siviglia, fermata dal direttore di gara al 68esimo minuto di gioco in seguito all’avanzamento di alcune insinuazioni razziste nei confronti di Acuna, laterale difensivo del Siviglia, di nazionalità argentina.
Quest’ultimo, come segnalato all’arbitro da uno degli assistenti, sarebbe stato preso di mira dai tifosi, portando prontamente l’arbitro a interrompere la gara per permettere allo speaker di lanciare il solito annuncio, esortando allo stop immediato nei confronti dei tifosi.
L’esito è stato positivo, grazie anche all’intervento del capitano del Getafe Djené, che ha chiesto ad ampi e veementi gesti verso la curva di porre fine a tale atteggiamento. Da lì a poco, la gara è ripresa, concludendosi sul risultato di 0-1.