De Rossi si gioca la Roma: il tour de force del prossimo mese di aprile deciderà le sorti della stagione non solo della squadra ma anche del tecnico
La questione è molto semplice. Più a dirsi che a farsi. Però dà l’idea di quello che potrebbe succedere. Perché nonostante l’impatto sia stato ottimo, forse nemmeno aspettato per risultati e gioco, ancora il futuro è da scrivere. Senza nero su bianco non si può mai stare tranquilli.
Ormai ci siamo, pochi dubbi: la Roma entra nel suo tour de force con un aprile ricco di impegni importanti. Senza paura di essere smentiti i più importanti della stagione. Lecce, Lazio, Milan, Udinese, Milan, Bologna e Napoli. Sono queste le partite che la banda di Daniele De Rossi dovrà affrontare nei prossimi giorni. Tutte d’un fiato. Normale, e non c’è bisogno nemmeno di sottolinearlo, che il futuro passa tutto da qui.
De Rossi si gioca la Roma, ecco quello che potrebbe succedere
Non solo quello della squadra – secondo il Corriere dello Sport in edicola questa mattina – ma anche quello del tecnico che come sappiamo ha un contratto in scadenza alla fine dell’anno. Quando De Rossi ha preso il posto di Mourinho lo scorso 16 gennaio ha firmato da quel momento in poi fino al termine della stagione. Tutti si aspettavano un traghettatore, in attesa poi di rifondare in estate. E le cose sono andate decisamente in maniera diversa, visto che DDR ha mostrato sul campo di possedere quelle qualità che servono per guidare questa squadra.
Ma non ci si può fermare. Lo sa anche l’ex capitano che in questi giorni – tra 48 ore trascorse a Madrid per festeggiare il compleanno della moglie – è sempre rimasto dentro Trigoria a lavorare, a studiare gli avversari, a preparare nel dettaglio, con ossessione, il lavoro che la sua squadra sta facendo in questi giorni e quello che farà poi nelle prossime settimane che saranno decisive. Un mese dove si capirà tutto. Anche il futuro del tecnico stesso che, nonostante quelle che sono le voci di un interesse della Fiorentina, vuole restare nella sua squadra. Nemmeno su questo ci sono dubbi. Il futuro in 30 giorni.