Osimhen al posto di Lukaku, doppio accordo e incontro decisivo: si sblocca così l’effetto domino.
Continua a generare attesa e curiosità l’evoluzione di una stagione che importanti indicazioni potrebbe fornire nel corso delle prossime settimane, quando la Roma di De Rossi, insieme alle tante competitors europee e le squadre di Serie A ancora in lotta per i rispettivi obiettivi, affronterà un ciclo di impegni ravvicinati e potenzialmente determinanti. Da questi, come noto, dipenderanno le decisioni finali anche ai piani alti di Trigoria, dove Friedkin e adepti dovranno sciogliere i numerosi dubbi che attualmente attanagliano il mondo giallorosso tutto.
Tra i vari, ovviamente, figura proprio la posizione di Daniele De Rossi, giunto nella Capitale a metà gennaio dopo aver sottoscritto un contratto fino a fine stagione, senza pensare troppo alle cifre o a clausole di eventuale permanenza. L’unica richiesta di De Rossi, come si ricorderà, fu quella di un bonus in caso di approdo alla prossima Champions League, il raggiungimento del quale grandi implicazioni, soprattutto sul fronte del respiro economico, potrebbe avere per la società giallorossa.
Lontana dalla massima competizione Uefa da ormai un lustro, la Roma sa bene di dover andare incontro ad un massiccio corpo di cambiamenti nei prossimi mesi, per affrontare i quali il paracadute economico di eventuali incassi Uefa fungerebbe da coadiuvante tutt’altro che sgradito.
Tra i vari aspetti destinati a suscitare le attenzioni principali degli addetti ai lavori di Trigoria figura certamente anche la posizione di Romelu Lukaku, attualmente legato alla Roma solamente in prestito, dopo l’accordo raggiunto nelle ultime settimane di agosto tra il club capitolino e il Chelsea. Riscattare Lukaku, come noto, significherebbe corrispondere nelle casse di Boehly una cifra certamente importante, che potrebbe quantomeno rasentare i quaranta milioni di euro.
Questo giustifica il motivo per il quale, a fine campionato, si cercherà di comprendere la fattibilità di un’operazione che dipenderà anche dagli aneliti professionali dello stesso calciatore e da eventuali sconti provenienti da Londra, anche alla luce delle note esigenze lì presenti nel dover concretizzare un massiccio corpo di cessioni. Ulteriore discriminante, poi, potrebbe essere quell’intreccio ben noto con Osimhen, individuato dai Blues come rinforzo ideale per l’attacco, anche alla luce del gradimento mai celato del campione del Napoli verso una soluzione in Premier League.
Inutile dire che un investimento così importante rappresenterebbe un motivo in più per il Chelsea nel monetizzare, soprattutto con giocatori ormai ai margini del progetto come Big Rom. Sul fronte Osimhen, in particolar modo, Rudy Galetti ha riferito di come questo resti l’obiettivo principale.
Trovare un accordo col calciatore non rappresenterebbe assolutamente un problema, così come non parrebbero esserci grossi ostilità da parte del Chelsea nel versare nelle casse del Napoli la cifra della clausola, attestantesi sui 130 milioni di euro. La discriminante principale, però, potrebbe essere la negoziazione con la società di De Laurentiis, con i Blues che si sarebbero detti intenzionati a pagare la clausola previa negoziazione con il club azzurro dei termini di pagamento.
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