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La resa di conti tra Milan e Roma si avvicina, ma i rossoneri si trovano costretti a ragionare sull’immediato futuro di uno degli esponenti più in vista della rosa 

E’ fuori di dubbio che, nonostante si tratti di un doppio confronto a dir poco ostico per entrambe le formazioni coinvolte, le due partite tra Milan e Roma valide per i quarti di finale di Europa League, godano di un fascino difficilmente discutibile. Al momento dei sorteggi, la gran parte degli appassionati di calcio della penisola hanno immediatamente riversato sui social una certa soddisfazione nel poter osservare questi due club in un appuntamento europeo e non soltanto perché si tratta di due squadre italiane, ma anche e soprattutto per le caratteristiche tecnico-tecniche dei rispettivi sistemi di gioco, in grado di garantire spettacolo a più riprese.

Stefano Pioli (Ansafoto) – Asromalive.it

Nel caso in cui questo confronto fosse avvenuto tra questo Milan e la Roma di Mourinho, difficilmente sarebbe stato lecito aspettarsi un doppio match scoppiettante, ma le rinnovate caratteristiche della Roma di Daniele De Rossi rimescolano con convinzione le carte in gioco. Difficile dire se i rossoneri debbano avere più o meno paura di una Roma votata naturalmente all’approccio offensivo, ma altrettanto facile constatare l’importanza di questi quarti di finale di Europa League, utili a definire con chiarezza l’andamento della stagione dei due club. Questi quarti di finale, infatti, potrebbero scolpire definitivamente sulla pietra il prosieguo del percorso di Daniele De Rossi sulla panchina giallorossa o, al contrario, rimettere tutto in discussione. Intanto, in casa Milan ci si trova a ragionare sull’immediato futuro di una delle pedine più preziose dello scacchiere rossonero.

Il futuro di Giroud sembra scritto: vola in MLS

A prescindere da ciò che può scaturire da un’accurata analisi delle singole prestazioni, c’è una cosa che è difficile da negare: il Milan è in forma. I numeri parlano chiaro e la classifica fa altrettanto… La seconda posizione, al netto di una Juventus in evidente crisi, è ormai di Pioli e, nonostante si possa obiettare che sul piano del gioco non vi siano picchi di qualità da mani nei capelli, i singoli continuano a fare la differenza, ora più che mai.

Theo Hernández, Christian Pulisic, Rafael Leao, Olivier Giroud e Mike Maignan sono senza dubbio gli ingredienti principali di una seconda parte di campionato a dir poco positiva. Le sgaloppate dei primi tre, abbinate all’intelligenza e l’esperienza del centravanti francese e le reattività tra i pali dell’estremo difensore transalpino, hanno iniziato a funzionare in sinergia negli ultimi appuntamenti sul rettangolo verde, ma uno di questi fondamentali tasselli del mosaico rossonero è destinato ad abbandonare Milano.

Olivier Giroud (Ansafoto) – Asromalive.it

Sono ormai mesi che si discute sul futuro di Olivier Giroud e, adesso, con l’avvicinarsi della sessione di mercato estiva, emergono novità di rilievo in merito all’avvenire dell’ex bomber di Arsenal e Chelsea. La stagione in corso, alla luce dei suoi quasi 38 anni, ha confermato l’intelligenza e le qualità del classe ’86, attualmente quarto nella classifica cannonieri e addirittura primo per assist compiuti. Numeri di tutto rispetto, che gli permettono di suscitare ancora un certo fascino su alcuni club.

Secondo quanto riportato dall’Equipe, Giroud sarebbe pronto ad abbandonare definitivamente il calcio europeo, per volare oltreoceano e unirsi alla Major League Soccer di Lionel Messi. La squadra che parrebbe aver aperto le porte al francese è il Los Angeles FC, in cui milita attualmente il suo connazionale Hugo Lloris.

Leonardo Marcucci

Laureando in Lettere, la mia infanzia si è consumata in una piacevole convivenza tra calcio e cinema. Tuttavia, a differenza di molti, nel mio caso la scrittura non è mai stata un piacevole ripiego ad una sfumata carriera da calciatore o regista, ma, al contrario, l’obiettivo è sempre stato chiaro e univoco: diventare un giornalista. Affetto da una grave patologia che mi impedisce di assistere ad una qualunque manifestazione umana, senza ritrovarmi a fare ordine tra una sequela di analisi e conseguenti giudizi (alle volte dissonanti tra loro), ho sempre individuato nel giornalismo la pratica più proficua e stimolante per tentare di unire l’utile al dilettevole.

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