Torna l’incubo della penalizzazione: sono sicuri che il meno in classifica dovrebbe tornare a meno dieci. E questo stravolge di nuovo tutto il campionato
Una nuova sanzione che potrebbe, di nuovo, sconvolgere la classifica del campionato. Tutto per via, come sappiamo e come possiamo intuire, del Fair Play Finanziario. Una tagliola per molte società che si trovano così costrette non solo a dover fare i conti con quelli che sono acquisti e cessioni sul mercato, ma anche pagare per cose che hanno fatto negli anni passati.
E il secondo colpo potrebbe essere anche quello del ko. Lo scorso anno abbiamo visto come, una situazione del genere, ha pesato tantissimo sulla Juventus: che ha perso molte partite, alcune incredibili, come quella di Empoli dopo aver subito una nuova penalizzazione pochi minuti prima della partita. In questo caso, forse, il club in questione avrà comunque il tempo di assorbire quella che potrebbe essere una seconda botta. Ma la classifica sarebbe di nuovo rivoluzionata in maniera importante.
Ancora guai per l’Everton, altro meno in classifica
Secondo le informazioni che sono state riportate da FootballInsider infatti, la questione Everton, in Premier League, non è ancora del tutta chiusa. Inizialmente il club di Liverpool aveva subito una penalizzazione di dieci punti, poi ridotta nel corso della seconda udienza dopo il ricorso. Ma adesso quei punti che erano stati restituiti (sei), potrebbe essere di nuovo immessi come penalizzazione. E questo manderebbe al manicomio tutti. Giocatori, staff tecnico e dirigenti, che si ritroverebbero a disputare una seconda parte di stagione con ancora altri punti da dover scontare.
Nelle scorse settimane, sempre nel massimo campionato inglese, anche il Nottingham Forrest si è beccato una penalizzazione per aver violato delle regole del Fair Play Finanziario e, nei giorni scorsi, si è parlato anche di una possibile esclusione del Chelsea e del Manchester City tra un anno e mezzo per le continue violazioni di questa regola. Da quella parti non guardano in faccia a nessuno. E tutti rischiano davvero, anche le big, di rimanere fuori.