Aggressione in campo e squalifica severissima: “Vogliamo essere esemplari nella lotta contro ogni forma di violenza”.
La vivezza e la copiosità di impegni in campionato e in Europa non sta cancellando in questa fase una massiccia attenzione anche nei confronti di questioni non sempre legate al terreno di gioco. Ne sa qualcosa lo stesso Milan, prossima avversaria della Roma in Europa League e nel pieno di una corsa Champions che parrebbe ormai assicurare l’approdo alla massima competizione Uefa alla squadra di Pioli il prossimo anno.
Come raccontato e come ormai ben noto, a via Aldo Rossi ci sono state in questi giorni importanti attenzioni anche nei confronti di altri aspetti, relativi al passaggio di proprietà che ha generato indagini e perquisizioni da parte della Procura di Milano. Sull’altra sponda lombarda, poi, dopo una cocente delusione in Champions League, si sta assistendo a non minori polemiche e confronti mediatici per quel caso Acerbi, nato nel corso della gara tra Inter e Napoli ieri sera, con un presunto episodio razzista del difensore nerazzurro nei confronti di Juan Jesus.
Un episodio, se confermato, triste quanto grave, seppur lenito dalle stesse parole del difensore del Napoli a fine gara, conclusa sul risultato di 1a1 proprio grazie ad una rete dell’ex Inter e Roma. Proprio in una fase delicata della stagione e ora contraddistinta anche da una certa attenzione nei confronti di tematiche di natura sociale e culturale, può far riflettere quanto recentemente accaduto in Francia.
Violenza in campo, punizione esemplare in Francia: squalifica ufficiale di 30 anni
Va segnalata, infatti, la decisione del presidente del Distretto 94 francese, Denis Turck, che ha parlato apertamente a Le Parisien dopo un caso destinato a suscitare non poche attenzioni. Ci riferiamo alla decisione di squalificare in modo esemplare un calciatore dello Champigny, rientrato in campo a fine gara dopo la doppia ammonizione ricevuta contro l’Union Sportive d’Ormession, per aggredire arbitro e assistenti di gara.
Di fronte all’ennesimo atto di violenza, la presa di posizione all’interno del movimento calcistico dilettantistico francese è stata esemplare: il soggetto è stato squalificato per 30 anni, come commentato dal su citato Turck. “Dovevamo sottolineare quanto accaduto. A casa nostra, nella Valle della Marna, vogliamo essere esemplari nella lotta contro ogni forma di violenza. Speriamo di servire da esempio. Stanno accadendo tante cose in questo momento. Noi tutti devono reagire“.