Bufera dopo Inter-Napoli, quello che sarebbe successo ieri sera non può passare inosservato. Rischia la chiusura anticipata della stagione e dieci giornate di stop
Ieri sera qualcosa è successo. Si è capito subito. E anche se Juan Jesus alla fine del match ha cercato di abbassare la tensione, ha confermato che Acerbi ha superato il limite. E in questi casi forse non basta chiedere scusa, perché la lotta al razzismo è qualcosa che non può essere messa in secondo piano. Una cosa che non può passare così sotto traccia.
Insomma, se tutto venisse confermato, allora le cose per Acerbi, difensore dell’Inter, si potrebbero mettere davvero male. Ieri sera, dopo i fatti di San Siro, si è discusso molto soprattutto in Rai, all’interno del programma storico La Domenica Sportiva. E a far capire quello che potrebbe succedere al difensore nerazzurro ci ha pensato Bergonzi, ex arbitro internazionale, che ha parlato di una lunga squalifica. “Le squalifiche tra l’altro in questi casi sono pesantissime, parliamo di almeno dieci giornate, perché ci sono le nuove regole sul razzismo che ovviamente vanno a colpire duramente episodi che non possono accadere su un campo di calcio come da nessun’altra parte”. Insomma, Acerbi rischia di chiudere in anticipo la sua stagione visto che alla fine della Serie A mancano solamente 9 giornate.
Inter-Napoli, Acerbi rischia grosso
E basta? Solo questo? No, oggi a Roma si raduna la nazionale di Luciano Spalletti in vista della doppia amichevole negli Stati Uniti e Acerbi è tra i convocati. Ed è stato in questo caso Alberto Rimedio, colui che commenta per la televisione pubblica le partite della nazionale, ha esporre un altro problema per il difensore.
“Tra l’altro Acerbi è un Nazionale, domani (oggi, ndr) c’è il raduno e se dovesse confermata una cosa di questo genere io credo che potrebbero esserci anche delle conseguenze anche a livello di Nazionale, perché la Federcalcio non potrebbe accettare che un proprio calciatore dica queste cose ad un avversario. E’ un episodio gravissimo, bisogna fare luce, bisogna capire, perché non possono succedere queste cose in campo”. Insomma, è bufera!