Dopo esser divenuto l’eroe della citta eterna più volte nel corso delle scorse settimane, Mile Svilar va incontro ad un possibile cortocircuito burocratico
La storia d’amore tra Mile Svilar e la piazza romana pare provenire direttamente dalla sceneggiatura di un film di Hollywood, in cui ogni elemento si allinea con precisione per costruire un’ascesa priva di sbavature. Il rigore parato domenica sera contro la Fiorentina, che ha permesso al gruppo di DDR di rimanere a galla per inseguire il pareggio nei minuti finali, è l’ennesimo episodio di un percorso di crescita con pochi precedenti.
Tuttavia, all’interno di questo idilliaco quadro fatto di complimenti e prestazioni encomiabili, si inserisce una controversa questione burocratica, potenzialmente deleteria per il momento positivo che il calciatore classe ’99 sta vivendo.
Parallelamente alla clamorosa promozione a primo portiere avvenuta a Trigoria, Svilar è rientrato di prepotenza nei radar del ct della nazionale serba, intenzionato a inserirlo nel gruppo selezionato per affrontare Euro 2024. Tuttavia, la storia del portiere nato ad Anversa è ben più stratificata, poiché, nonostante il legame con la Serbia sia forte e innegabile, è difficile ignorare il richiamo della nazionale belga, cresciuto esponenzialmente nel corso delle scorse settimane.
Dopo aver sposato la causa serba nel 2021, probabilmente a causa del passato del padre – portiere della Jugoslavia negli anni settanta e ottanta -, Mile aveva esordito in un’amichevole della Serbia contro il Qatar, tuttavia, dopo un periodo prolungato in cui il ct serbo non lo ha richiamato, Svilar sembrerebbe aver covato il desiderio di unirsi definitivamente al gruppo belga. Difatti, un paio di settimane fa è arrivato il rifiuto di Svilar al forte interessamento del tecnico serbo, attirato dall’exploit dell’estremo difensore giallorosso.
E’ così che, aiutato dalla presenza di Big Rom, Svilar ha potuto immediatamente attivare un canale di comunicazione con il ct belga Domanico Tedesco, il quale avrebbe chiamato l’eroe giallorosso per inserirlo nel gruppo. Mile, di tutta risposta, ha chiesto alla Fifa il cambio di nazionalità, disponibile fino alla prima presenza in una partita ufficiale. Una scelta resa più semplice anche dal fatto che l’alieno Thibaut Courtois stia ancora rientrando a fatica dall’infortuno al ginocchio, il che fornirebbe a Mile una ghiotta occasione per giocare l’Europeo da titolare. Tuttavia, la trama si potrebbe complicare ulteriormente.
Sulla carta, il percorso che porterebbe Svilar nel Belgio è liscio e privo di intoppi – soprattutto alla luce di svariati precedenti, tra i quali spicca quello di Evan N’Dicka con la nazionale ivoriana, scelta al posto di quella francese – tuttavia il numero 99 giallorosso potrebbe andare incontro ad un nodo burocratico, nel caso in cui la nazionale serba decidesse di mettersi di traverso. Come riportato dal Corriere dello Sport, il fatto che Svilar abbia rifiutato la convocazione di qualche settimana fa, potrebbe portare la federazione serba a spingere per la sospensione dell’estremo difensore da parte della Fifa. Un rischio da non escludere, anche se è lo stesso Corriere dello Sport ad affermare subito dopo come si tratta di una prospettiva improbabile.
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