Giù la maschera Aouar, gol e ‘assist’ decisivi per il pareggio contro la Fiorentina: ecco il gesto a sorpresa dopo il gol di Llorente
La domenica di Serie A si è chiosata con l’emozionante quanto delicata sfida tra Fiorentina e Roma, che sin da subito aveva lasciato intendere di vantare tutti gli ingredienti per risultare interessante quanto avvincente, oltre che complicata per ambedue le compagini. Sia la squadra di Italiano che quella di De Rossi, come noto, venivano da un importante dispendio di energie in campo europeo, alla luce del quale si è assistito ad una serie di scelte tattiche che, soprattutto tra le fila giallorosse, hanno evidenziato cambiamenti e consequenziali difficoltà.
Questo, soprattutto nel primo tempo, iniziato con il ripristino di una difesa a tre che ha permesso di smascherare alcuni limiti prontamente notati e aggiustati da De Rossi, vistosi costretto ad intervenire con delle modifiche sia per l’ammonizione di Mancini che per i diversi rischi corsi dalla squadra nei primi quarantacinque minuti. Ben diverso, poi, l’atteggiamento di Dybala e compagni nella seconda frazione di gioco, conclusasi sul risultato di 2 a 2 al termine di una massiccia serie di eventi.
Tra i protagonisti, in particolar modo, si segnala Houssem Aouar, autore del momentaneo pareggio e di un rendimento certamente più felice nella seconda frazione di gioco dopo l’impatto non felicissimo alla gara dopo la ritrovata titolarità. Oltre a marcare un timbro valso il momentaneo pareggio, l’algerino si è poi distinto per un particolare episodio in occasione del 2 a 2 di Llorente.
Quest’ultimo è stato propiziato dall’ottimo assist del mascherato Ndicka, il cui dispositivo protettivo, da lui indossato dopo la botta al naso rimediata in Monza-Roma, è stato raccolto proprio da Aouar in seguito all’esultanza per l’eurogol di Llorente allo scadere. A raccontare l’episodio, dopo un bilancio sulla sua esperienza a Roma fino a questo punto, è stato lo stesso centrocampista algerino ai microfoni Dazn.
“Credo che nei duelli siamo andati in difficoltà e avevamo bisogno di maggiore presenza fisica e fare meglio nei duelli. Quando sono arrivato dopo la Coppa d’Africa, ero un po’ in difficoltà mentalmente, visto che la competizione lì è stata difficile per me e il mio Paese. Poi mi sono allenato forte giorno dopo giorno e De Rossi mi ha sempre parlato: è molto importante e mi ha detto di fare molto meglio nell’intensità e mi alleno quotidianamente per essere a disposizione. Sono molto felice e pronto per tutte le opportunità che possano capitarmi per aiutare la squadra“.
“L’anno scorso è stata una stagione difficile per me, per una svariata serie di motivi. Devo lavorare ogni giorno per essere pronto fisicamente: è un nuovo campionato per me e devo imparare come giocare qui in Italia, dove c’è più tattica rispetto alla Francia. Ho avuto bisogno di tempo però pian piano mi sento pronto per aiutare questa squadra e questo club. Essere alla Roma è una grande opportunità e farò di tutto per i tifosi e il mister. L’italiano è difficile”.
“Ndicka non vedeva bene con la maschera e gli ho detto di darmi la maschera, ed è stato meglio anche per lui darmela. Ma il merito è tutto suo”.
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