Totti torna alla Roma, ‘merito’ dell’esempio di Daniele De Rossi: le parole dell’ex non lasciano spazio a dubbi.
Il senso di identità generato nel corso di questi ultimi anni in casa Roma permette certamente di nominare José Mourinho, bravo a compattare intorno al proprio titanismo e al trasporto della sua squadra un ambiente reduce da qualche anno contraddistinto da non poche difficoltà. La visceralità dell’amore tra la Roma e Mourinho è stata certamente confermata anche dalla reazione della piazza alla notizia dell’esonero, accompagnata altresì da un supporto immediato nei confronti di Daniele De Rossi.
Il passato e la grandezza di un personaggio come lo storico numero sedici ha certamente saputo lenire in buona parte il rammarico per la sortita non poco dolorosa come quella dello Special One, edulcorata ulteriormente dal nobile percorso fin qui compiuto da Dybala e compagni in questa nuova parentesi. Il cammino da fare è ancora lungo e restano non pochi dubbi circa le organizzazioni e le ponderazioni societarie, in una fase molto delicata da un punto di vista calcistico e destinata a rappresentare anche un momento di grandi decisioni tra le fila dei Friedkin.
Tanti i nodi da disambiguare, a partire da quello relativo al futuro dello stesso De Rossi, che al momento resta legato alla Roma solamente fino a fine giugno. Da comprendere, su tale fronte, quali potrebbero essere le scelte, unitamente alla non meno dibattuta vicenda relativa all’assenza di un direttore sportivo in queste settimane successive alla sortita di Tiago Pinto.
Sulle future organizzazioni del club, in particolar modo, si è espresso anche l’allenatore Marco Quadrini, ex Roma intervenuto in questi minuti ai microfoni di TvPlay, dove ha parlato sia dell’esonero di Mourinho che di possibili grandi ritorni in società, come quello di Francesco Totti.
“L’esonero di Mourinho immagino possa essere stato consequenziale al momento vissuto dalla società, anche con il benestare dei calciatori. Non credo, infatti, ci fossero chissà quali motivi per esonerarlo. In campionato aveva fatto un po’ meno bene ma era comunque in buone zone di classifica, ed era ancora in corsa nelle coppe. La situazione era un po’delicata, soprattutto se si ricorda che c’era tutto il trasporto del pubblico con tutti i sold-out che stava facendo. Probabilmente è stata una decisione condivisa tra società, staff e giocatori”.
“Totti è un personaggio così grande e importante che l’assegnazione di un ruolo necessiterebbe di approfonditi dialoghi preliminari: è una figura che sposta naturalmente tutti gli equilibri e le attenzioni. Chissà, adesso con De Rossi potrebbe esserci un nuovo riavvicinamento. Con le proprietà americane pareva si volesse evitare la presenza di nobilissimi ex giocatori romani, ma De Rossi sta dimostrando che la condizione di romanità va benissimo. Sicuramente va detto che è un ruolo diverso, ma penso che le grandi bandiere nei loro club debbano essere sempre ben viste”.
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