De Rossi e il messaggio alla squadra da brividi: “Siamo la Roma, non va bene”

Roma, le parole di De Rossi a Trigoria risuonano come un vero e proprio mantra per la squadra: eccola cos’ha detto il tecnico giallorosso ai suoi ragazzi.

Non è bastato il successo maturato contro il Monza per far accontentare Daniele De Rossi. Non è servita la qualificazione agli ottavi di Europa League per smorzare la verve del tecnico della Roma. Adesso si entra nel vivo della stagione e i giallorossi, ritornati belli e vincenti, vogliono giocarsi tutte le loro chances.

De Rossi e il messaggio alla squadra da brividi: "Siamo la Roma, non va bene"
Daniele De Rossi (LaPresse) – Asromalive.it

Con una qualificazione in Champions da provare a conquistare fino alla fine e un percorso internazionale ancora tutto da scrivere, Dybala e compagni sono attesi da un tour de force importante. Gare che contribuiranno a dare un senso preciso alla stagione della Roma, che ieri si è ritrovata in cerchio nella palestra del Fulvio Bernardini per ascoltare il discorso motivazione di Daniele De Rossi. Tanti sono i temi affrontati dal tecnico della Roma che ha battuto su diversi tasti, a cominciare dalla volontà di giocarsela fino alla fine per quello che fino a poco tempo fa sembrava un obiettivo utopistico.

Roma, De Rossi catechizza la squadra: “Siamo al quinto posto”

Siamo ancora al quinto posto e non va bene perché siamo la Roma“. Parole chiare, senza peli sulla lingua. Messaggio che non lascia spazio ad interpretazioni. Vietato sentirsi appagati. De Rossi sa qual è il rischio congenito ai tanti elogi ricevuti nelle ultime ore e ha preferito battere questo tasto in occasione del suo primo incontro con la squadra dopo la trasferta di Monza.

De Rossi e il messaggio alla squadra da brividi: "Siamo la Roma, non va bene"
De Rossi (LaPresse) – Asromalive.it

Come evidenziato da Il Corriere dello Sport, De Rossi ha poi continuato chiedendo ai suoi massima concentrazione e coinvolgimento. Vietato guardare alle spalle a quello che si è fatto o a ciò che si sarebbe potuto fare. Testa al presente e al lavoro quotidiano, con il desiderio di ritagliarsi un futuro sempre più roseo. I numeri del nuovo ciclo, però, parlano chiaro. I complimenti di tutto il pianeta dirigenziale alla squadra e al tecnico ne sono una fisiologica conseguenza. La nuova gestione sta strappando consensi importanti ma ora guai a sentirsi realizzati. De Rossi docet: DDR è salito nuovamente in cattedra. La rivoluzione silenziosa continua, nella testa e nel gioco.

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