Giungono severe conseguenze per uno degli arbitri della Serie A, il quale non potrà calpestare i campi di Serie A per un mese
L’arbitraggio della massima lega italiana continua a far discutere aspramente le gremite tifoserie dello stivale, che si sono riversate sui social dall’inizio del campionato, per manifestare la propria perplessità nei confronti delle controverse decisioni arbitrali dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri).
Tra le ritrosie avanzate nei confronti dell’utilizzo ancora enigmatico del VAR e alcuni episodi specifici – che stanno acuendo l’astio del popolo nei confronti della direzione arbitrale – gli appassionati chiedono chiarezza e giustizia. In seguito all’ennesima rivolta popolare, l’AIA ha punito un arbitro in particolare, attualmente al centro delle polemiche.
La partita dell’Olimpico di ieri sera tra la Lazio di mister Sarri e il Milan di Stefano Pioli non è stata di certo una passeggiata per Marco Di Bello. La sua direzione arbitrale è passata al vaglio dei milioni di tifosi italiani che hanno assistito al match vinto dai rossoneri, i quali si stanno dividendo in merito alle decisioni intraprese nelle numerose occasioni presentatosi agli occhi del fischietto originario di Brindisi.
Oltre al pesante giudizio di coloro che pagano gli abbonamenti e invadono gli stadi e i social, un certo peso, stavolta decisionale, sembra averlo l’associazione italiana arbitri, che, come riportato da La Gazzetta dello Sport, avrebbe sancito il verdetto sulla prestazione di Di Bello. Secondo lo stesso designatore Gianluca Rocchi, il secondo tempo della partita tra Lazio e Milan non può di certo rappresentare un esempio per i giovani arbitri in fase di formazione, a causa di una serie di decisioni fin troppo impulsive, che hanno inevitabilmente modificato l’andamento della gara e non solo.
Ben tre espulsioni per i biancocelesti, che si avviano verso il prossimo turno di campionato contro l’Udinese, con ben tre calciatori in meno. Inoltre, alla luce dei comportamenti antisportivi dei due espulsi nei minuti di recupero (Marusić e Guendouzi) e della rissa a triplice fischio avvenuto, il giudice sportivo potrebbe estendere lo stop a più giornate.
Il tutto scaturito da un nervosismo incontrollato, a sua volta generato dalla chiacchierata espulsione di Luca Pellegrini sullo 0-0, ad inizio secondo tempo. Da quel momento in poi una cascata di cartellini ha colpito i componenti delle due squadre, nel disperato tentativo di riprendere in mano le redini del match. La conclusione all’insegna della violenza verbale e fisica dimostra con evidenza come l’intento di Di Bello non sia stato raggiunto e, di conseguenza, egli subirà le conseguenze di una serata mal gestita. Un mese di stop è stato assegnato a Marco Di Bello, il quale ad inizio campionato fu sottoposto alla medesima punizione, a causa della mancata assegnazione di un rigore limpido in Juventus-Bologna.
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