Gran ritorno e avviso immediato alla Roma dei Friedkin, la condizione per il sì è chiarissima: firma e cambio ruolo.
Numerosi fattori e aspetti meriteranno approfondimenti in casa Roma nel corso dei prossimi mesi, quando Friedkin e colleghi dovranno ponderare decisioni di varia natura ai fini dell’apparecchiamento alle prossime stagioni, dopo l’esaurimento, addirittura anzitempo, del progetto catalizzato quasi tre anni fa con José Mourinho.
La presenza di Daniele De Rossi, inaugurata con amore e sostegno ben più forti delle perplessità, è stata una vera e propria ondata di brio e novità, che sta permettendo di registrare passi in avanti ma anche intravedere necessità di cambiamenti e modifiche da diversi punti di vista. Il passaggio di consegne in panchina, infatti, non ha cancellato la consapevolezza in casa Roma di essere sempre più vicini ad un periodo di possibili grandi cambiamenti, destinati a coinvolgere numerosi aspetti, tra le fila della squadra e non solo.
Se il rendimento tecnico-tattico di quest’ultima, soprattutto nella prima parte di stagione, ha lasciato intravedere margini di miglioramento sui quali bisognerà certamente provare a lavorare da diversi punti di vista in quel di Trigoria, qui c’è altresì consapevolezza di dover cercare anche soluzioni che vadano ad ovviare ad alcune importanti vacuità attualmente contraddistinguenti il mondo giallorosso.
Come noto, importanti cambiamenti e addii si sono registrati in quest’ultimo mese, con allontanamenti anche meno altisonanti rispetto a quello di Mourinho o Tiago Pinto. Proprio mentre sul primo è stata presa una decisione momentanea circa la quale andranno prese posizioni in vista di possibili conferme di De Rossi, ancora meno chiara è l’attuale situazione riguardante il nuovo direttore sportivo della Roma.
Numerosi nomi, soprattutto di calibro internazionale, sono stati accostati al mondo giallorosso, oltre che a conoscenze legate alla Serie A come Modesto o Massara. Tra i vari, aveva generato una certa curiosità anche lo scenario Michael Edwards, match analyst del Liverpool dal 2011 al 2016 e, successivamente, direttore sportivo in quel di Anfield fino al 2022, ora legato ad attività di Sporting Consultant.
Stando a quanto riferito da Ben Jacobs, l’inizialmente escluso scenario di un ritorno al Liverpool non può essere archiviato. Edwards, per tornare, chiede però di ricevere incarichi più importanti di quelli di semplice direttore sportivo. Qualche giorno fa si era detto di una certa attrazione verso il ruolo di CEO o, addirittura, di possibile socio all’interno della società, con il club inglese che vorrebbe aver chiaro il prossimo corpo dirigenziale, al massimo, entro metà marzo.
Lo stesso Jacobs sottolinea che, dopo la quota di partecipazione assegnata a LeBron James, si potrebbe adesso non escludere una mossa simile da parte della multinazionale americana alle spalle dei Reds, la Fenway Sports Group.
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