“Colpo ad effetto” Roma, 600 milioni non bastano: la sentenza in diretta lascia spazio a pochi dubbi. Ecco gli ultimi aggiornamenti.
Diversi fattori sono stati fin qui in grado di generare grandi attenzioni tra le fila giallorosse, soprattutto sul fronte sportivo. Qui, come noto, a finire al centro di discussioni e confronti era stata soprattutto la decisione dei Friedkin di esonerare Mourinho a metà gennaio, con una presa di posizione forte quanto inattesa che ha generato brio e novità, non prima di stupire e inaridire gli animi di una piazza che, dopo i malumori iniziali per la situazione creatasi, ha comunque prontamente e immediatamente palesato fiducia e totale fiducia a Daniele De Rossi.
Il suo futuro, così come quello delle prossime organizzazioni progettuali giallorosse, restano ad oggi una sorta di tabù, circa il quale non è possibile ancora fare previsioni con grande chiarezza. A complicare i discorsi, poi, sono altre incognite e dubbi, relative al nuovo DS della Roma e a quella faccenda stadio che, come già accaduto con Pallotta, sta facendo parlare non poco, alla luce delle diverse complicazioni che parrebbero potersi frapporre su un progetto anelato e sognato dai tifosi e dalla stessa proprietà da diversi anni a questa parte.
Stadio della Roma, “colpo ad effetto” e inaugurazione nel 2027: 600 milioni non bastano
A tal proposito, non sfuggano le recenti dichiarazioni del Presidente del IV Municipio del Comune di Roma, Massimiliano Umberti, che ha parlato in diretta ai microfoni di TeleRadioStereo, facendo chiarezza su una molteplicità di aspetti. A seguire, dunque, i punti più importanti toccati nel corso del suo intervento odierno.
“Il tema è che andranno condotte indagini archeologiche: in base a queste si deve capire come posizionare lo stadio. Il progetto definitivo, che non ho visto, credo possa dirsi completo. L’ultimo tassello che manca è come spostare lo stadio. Dalla Roma non abbiamo molte notizie ma credo che sia un loro modo di agire, immagino legato anche ad un cambio societario di tanti tasselli”.
“Per diversi mesi i referenti diretti sono spariti. Ieri però ho incontrato personaggi importanti della Roma: è emerso che il progetto è grosso modo pronto, anche se non l’ho visto, e che sono in attesa delle indagini per mettere tutto nero su bianco. La legge prevede che per uno stadio di 63.000 posti sia presente la metà dei parcheggi auto. Tenendo conto dei parcheggi del Technopole e dell’Istat, anche meno di 30.000 potrebbero andare bene. La domenica si potrebbero così utilizzare anche altre aree ma dai 5.000 proposti dalla Roma a 25.000 siamo lontani. Vediamo che succede”.
“Ad oggi siamo nei tempi per l’inaugurazione dell’impianto nel 2027: un euro simbolico me lo gioco. Da parte dell’amministrazione c’è tutta la volontà di arrivare a dama per tanti e tanti motivi, sarebbe un colpo ad effetto. Non dipende però solo dall’amministrazione, dal momento che c’è anche la Roma che deve mettere del suo. 600 milioni secondo me non basteranno”.