Fari puntati sul Fair Play Finanziario e 70 milioni di perdite nel mirino. C’è il verdetto dell’ex dirigente che apre le porte alla sanzione in ottica calciomercato bloccato.
I paletti economici della UEFA finiscono nuovamente al centro del calcio nel vecchio continente. Il tema del Fair Play Finanziario resta attuale nelle competizioni europee, con la Roma che ha è stata sanzionata per il mancato rispetto dei parametri UEFA. Ad inizio stagione i giallorossi non hanno inserito nella lista europea i nuovi arrivati Azmoun e Kristensen. L’attaccante iraniano è poi stato aggiunto ad inizio febbraio, mentre il laterale è rimasto fuori al pari di Dean Huijsen. Ancora più dura è stata la sanzione che ha colpito l’Everton in Premier League.
La squadra di Liverpool ha subito una penalizzazione da 10 punti, che ha riscritto la classifica della Premier League. Ora i Toffees galleggiano nei bassifondi della classifica, ad un solo punto dalla zona retrocessione. Anche il Manchester City di Guardiola è finito nel mirino del Fair Play Finanziario da tempo, e non è esclusa una dura sanzione in arrivo per i Campioni d’Europa. C’è anche una terza squadra che rischia di dover scontare la pena per il mancato rispetto dei paletti economici della UEFA, in questo caso il buco in bilancio supera i 70 milioni di euro.
Violazione Fair Play Finanziario, nuovo caso in Premier: rischio mercato bloccato
Parliamo del Nottingham Forest, che è stato accusato di aver violato le regole sulla redditività e sostenibilità a gennaio. Il club inglese ha totalizzato perdite che sforano i 70 milioni di euro, violando le regole del Fair Play Finanziario.
E secondo l’ex Ceo dell’Everton, Keith Wyness, il Forest potrebbe incappare nel blocco del calciomercato in seguito alle perdite registrate a gennaio. L’ex dirigente dei Toffes punta ad una multa pecuniaria in alternativa, scartando l’ipotesi di punti di penalizzazione: “Misura draconiana che va ben oltre lo scopo della punizione.” Wyness ha così parlato ai microfoni di Football Insider: “Se fossi al comando, mi troverei di fronte a una multa o a un divieto di trasferimento. Penso che questa sia la strada da percorrere. Poi cercherei molto rapidamente come cambiare queste regole del FFP e vedere se riusciamo a spostarle in una finestra più equa.”