Daniele De Rossi soddisfatto nell’intervista post partita elogia così il carattere dei suoi giocatori: “Volevano tirare tutti i rigori”
La Roma era chiamata a dare il 100% nella sfida odierna con il Feyenoord per assicurarsi la vittoria. Il primo tempo però vede gli ospiti partire a mille, riuscendo non solo a dettare i ritmi di gioco, ma anche a trovare il gol del vantaggio con la deviazione fortuita di Gimenez.
La doccia fredda è servita però alla squadra, che è riuscita subito a riprendere il pallino del gioco, e a trovare il gol del pareggio con il capitano Lorenzo Pellegrini, che da fuori area trova un grandissimo gol a giro sotto l’incrocio sul quale il portiere avversario poteva fare ben poco, se non raccogliere il pallone dal fondo della rete.
Il secondo tempo ha visto i padroni di casa riuscire ad imporsi, senza però trovare il gol del vantaggio, fattore che ha portato la gara prima ai supplementari e poi ai rigori.
Non sono bastati novanta minuti più i supplementari per stabilire il vincitore della gara tra Roma e Feyenoord. I giallorossi hanno provato a mantenere il pallino del gioco, ma alla fine la stanchezza non ha permesso l’affondo finale per trovare il gol del definitivo vantaggio.
La lotteria dei rigori ha visto come protagonista assoluto il portiere serbo Mile Svilar, che è riuscito due volte ad ipnotizzare il tiratore del Feyenoord. Il rigore decisivo è poi stato siglato da Nicola Zalewski, che riscatta così una prestazione decisamente sottotono. De Rossi ha parlato così della vittoria nel post partita:
“Bello ricordare tutto quello che è successo sta sera, è la prima notte europea qui a Roma in queste vesti. Penso sia una vittoria meritata per quanto visto nel primo tempo. È molto romanista vincere così al cardio palma, non siamo i brutti anatroccoli, siamo una bella squadra e sappiamo vincere anche noi”.
Su Svilar: “È precoce ma è forte, è un ragazzo sereno ed è supportato da una squadra che ha tanta fiducia in lui e da Rui Patricio che è un grande uomo. Questa sera è stato veramente bravo”.
Su Pellegrini: “È giusto che si tolga queste soddisfazioni e che abbia scritto il suo nome sul tabellino dei marcatori. Per il giocatore che è e per come si comporta, ha vissuto momenti difficili ma lui è un esempio per i giocatori.
Sulla corsa sotto la sud: “Mi vergogno anche ad andare sotto la sud, da calciatore era una cosa automatica, sono solo i sedicesimi ma questa gente va ringraziata per il supporto e l’amore che ci dimosrtrano da sempre. Cerco di essere più freddo, ma mi trattengo a saltare sul cancello come facevo a 25 anni, anche perché non ce la farei”
“Sono stracontento per quello che vedo, ma siamo all’inizio. Dobbiamo lavorare sul non fare danni e sul non stravolgere troppo, ma insistere su quanto fatto nel primo tempo. Oggi i ragazzi erano carichi e tutti volevano battere il rigore, ho dovuto lasciare fuori Angelino che voleva calciare.
Sul calo fisico dei secondi tempi: “Ogni partita ha la sua spiegazione, ma è vero che non riusciamo a mantenere la stessa intensità per 90 minuti. Loro sono una squadra costruita per fare la Champions, ma a livello fisico abbiamo speso tanto, e al 120 la cosa si moltiplica. Dobbiamo lavorare soprattutto a mantenere il campo in maniera migliore soprattutto di testa. Ho visto però tanta intensità fino al 120 e abbiamo sfiorato il gol, questo va sottolineato”.
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