Sono finalmente giunte le ufficialità sulle formazioni che partiranno dal primo minuto nella gara di ritorno dei playoff di Europa League tra Roma e Feyenoord
Si tratta senza dubbio dell’appuntamento più delicato e sentito che Daniele De Rossi abbia mai affrontato da allenatore, ma la mente di DDR è abituata a esami di questo tipo e, la grinta manifestata nel corso delle prime settimane sulla panchina giallorossa, non potrà che aiutare la piazza ad affrontare con lo spirito giusto la gara di ritorno dei playoff di Europa League.
Il premio – gli ottavi di finale di Europa League – è ghiotto, ma l’avversario, a differenza di quanto potrebbero far pensare gli esiti delle precedenti sfide vinte, si è rilevato alquanto coriaceo nella gara di andata, conclusasi con un inespressivo 1-1.
Il Feyenoord di Slot giunge allo Stadio Olimpico circondato da tifosi giallorossi, i quali saranno gli unici a godere dal vivo dell’ormai storica rivalità europea tra i giallorossi e gli olandesi, a causa del divieto di trasferta imposto ai sostenitori provenienti da Rotterdam.
Dopo aver apparentemente compiuto un turn-over nel match vinto con il Frosinone di mister Di Francesco (anche se di fatto si trattava di un banco di prova per le numerose sperimentazioni di DDR), il tecnico giallorosso sceglie di tornare, almeno in parte, alla consueta scacchiera titolare. Difatti, oltre all’ormai assodata titolarità di Mile Svilar, il resto delle scelte non stupisce, al contrario di quanto avvenuto in occasione degli ultimi appuntamenti di campionato, in cui DDR ha più volte rivoluzionato le gerarchie apprese negli scorsi mesi da tifosi e addetti ai lavori.
Nella serata più delicata, De Rossi deve aver preferito puntare sulle sicurezze dei propri calciatori e delle rispettive sintonie instaurate in campo tra i “veterani”. In attacco, infatti, non possono mancare Paulo Dybala e Romelu Lukaku. Il primo abbondantemente riposato dalla mancata entrata in campo avvenuta con il Frosinone e, il secondo, uscito durante l’intervallo, a cui le critiche sembrerebbero iniziare a pesare.
Nonostante sia evidente la difficoltà sperimentata sul piano squisitamente tattico da parte del gigante belga, è stato suo il gol che ha permesso di agguantare il pareggio nell’andata dei playoff e DDR non ha intenzione di privarsi della stazza e dell’esperienza di Big Rom, almeno per quanto concerne la prima parte del match. Ecco Stephan El Shaarawy a chiudere il terzetto offensivo, dietro il quale si sviluppa un centrocampo di esperienza, composto da Paredes, Cristante e Pellegrini. La linea difensiva a quattro vede Spinazzola a sinistra, Karsdorp a destra, con Mancini e Llorente a presidiare l’area di rigore.
ROMA (4-3-3): Svilar; Karsdorp, Mancini, Llorente, Spinazzola; Cristante, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.
Cinque cambi, dunque, rispetto alla squadra vista in campo contro il Frosinone domenica scorsa.
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