Doppio allarme alla vigilia di Roma-Feyenoord, Slot dice tutto: spunta la “spia” allo Stadio Olimpico.
Manca sempre meno al fischio di inizio di una gara destinata ad avere grande peso e impatto ai fini del proseguimento in Europa League della squadra ereditata da De Rossi, reduce sì dalla beffarda finale di Budapest ma, al contempo, da un girone nella nuova edizione della competizione continentale che ha impedito a Bove e colleghi di centrare quella pole position che grandi ripercussioni avrebbe potuto avere, da diversi punti di vista.
Come si ricorderà, l’allora squadra di Mourinho aveva centrato le prime tre vittorie nel girone, salvo poi perdere il secondo scontro diretto in casa dello Slavia Praga, con un sorpasso da parte degli avversari al quale la Roma non è più riuscita ad ovviare. Al di là della possibilità di una gestione diversa delle energie in caso di vittoria a Praga, il girone è stato macchiato soprattutto dall’approdo in seconda posizione, che ha impedito ai giallorossi di approdare direttamente agli ottavi di finale.
Doppio allarme alla vigilia di Roma-Feyenoord, Slot spiega tutto: dalla presunta telecamera agli infortunati
Pensare al passato, come già dimostrato anche in altre occasioni, non avrebbe alcuna tipologia di ripercussione positiva: giusto, invece, proiettarsi su un futuro destinato a passare anche dalla serata di domani, quando sul terreno dell’Olimpico scenderà per il secondo anno di fila, dopo la vittoria di Tirana di quasi due anni fa, il Feyenoord di Slot.
A sette giorni di distanza dall’ 1 a 1 in Olanda, Lukaku e colleghi dovranno provare a sfruttare qualità e spinta di un Olimpico gremito per avere ragione della squadra avversaria, che ha già dimostrato di essere temibile e tutt’altro che ostacolo di semplice superamento. Proprio alla vigilia della partita, l’allenatore olandese si è soffermato su una serie di aspetti, commentando come segue anche la scelta di allenarsi a Rotterdam e non a Roma. Interessanti, poi, le parole sulla situazione infortuni, non ancora del tutto disambiguata.
“Abbiamo deciso di allenarci a Rotterdam perché conosciamo lo stadio qui. Inoltre, ho potuto dare indicazioni durante l’allenamento. Sarebbe ingenuo pensare che se ci fossimo allenati allo Stadio Olimpico non ci sarebbe stata una telecamera qui da qualche parte. Questo è successo anche in passato nei club in cui ho lavorato. Se gli infortunati dovessero recuperare, si tratterebbe di innesti importanti ma li farà giocare solo se avrò la certezza che non si corrono rischi e che quindi stiano effettivamente in buone condizioni“.