L’ultima partita contro il Frosinone potrebbe aver rimescolato violentemente le carte in tavola per il prossimo mercato estivo
La trasferta di Frosinone è stato un banco di prova piuttosto emblematico per un ruolo in particolare dello scacchiere giallorosso, che potrebbe avere un nuovo titolare all’interno dell’economia di Daniele De Rossi.
A pochi minuti dall’inizio del match contro i ciociari allenati da mister Di Francesco sono state comunicate le formazioni ufficiali e, stupendo tutti, DDR ha invertito le gerarchie. Una scelta che, visto il risultato finale, parrebbe aver fruttato e potrebbe risultare cruciale per determinare le scelte di mercato dei giallorossi a fine stagione.
Dopo un’intera stagione durante la quale Rui Patricio ha ricoperto il ruolo di titolare inamovibile in campionato e a Mile Svilar toccavano gli appuntamenti europei per tentare di dimostrare il proprio valore, DDR sceglie il delicato match contro il Frosinone (fondamentale in ottica classifica) per introdurre un nuovo concetto in questa Roma: nessuno è indispensabile. Se quella di Svilar è stata la mossa più teatrale, poiché giunta a pochi minuti dal fischio di inizio, l’annunciata assenza di Dybala e l’uscita di Lukaku a partita in corso sono la dimostrazione più fulgida di un approccio diametralmente opposto a quello fin ora applicato da José Mourinho. Se lo Special One credeva e affermava davanti ai microfoni come vi fossero dei pilastri inamovibili, senza i quali la squadra facesse particolare fatica, DDR sembra scegliere la sponda opposta, dove ciò che conta è lo sviluppo di un sistema di gioco sostenibile, che possa rimanere tale anche in assenza di alcuni preziosi gioielli.
Nel caso di Rui Patricio, tra l’altro, appariva sorprendentemente semplice spingere per una revisione delle gerarchie, anche e soprattutto a causa di prestazioni straordinariamente deludenti dell’estremo difensore portoghese. A prescindere dalla qualità delle parate effettuate tra i pali, ciò in cui un portiere non può permettersi di peccare è nel restituire una necessaria sensazione di sicurezza ai propri compagni, al proprio allenatore e, ovviamente, ai tifosi sugli spalti. Negli ultimi appuntamenti di Serie A, Rui Patricio non ha fornito tale sensazione, in particolare durante il match contro gli uomini di Simone Inzaghi. La scadenza del contratto incombe (a giugno) e, vedersi soffiato il posto da titolare a fine febbraio, dovrebbe accendere nel portoghese una luminosa spia d’allarme. Se poi il tuo sostituto è un giovane classe ’99, in grado di compiere persino un miracolo nel corso della partita in cui gli veniva chiesto un segnale, ecco che la situazione si fa indubbiamente controversa. La Roma, difatti, non ha intenzione alcuna di rinnovare il contratto a Rui Patricio.
Svilar, al contrario, possiede un contratto fino al 2027 e, se nel corso delle prossime settimane dovesse confermare di poter fornire quella fantomatica sicurezza che occorre al primo portiere di una big della massima lega, ecco che il direttore sportivo entrante potrebbe valutare anche di affiancargli un portiere di esperienza da alternare, come il chiacchierato Skorupski, che tornerebbe nella capitale dopo la lunga storia d’amore vissuta a Bologna. Secondo il Messaggero sono in orbita anche i vari Meret e Di Gregorio, i quali, essendo classe ’97, si giocherebbero a carte scoperte il posto da titolari con Svilar.
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