Il mercato estivo giallorosso può partire con un addio: la pista è calda e le società ne avrebbero già parlato
Il calciomercato della Roma non si ferma mai. Archiviata una sessione invernale che ha sancito anche l’addio di Tiago Pinto, i giallorossi devono ancora trovare il suo sostituto in società, ma starebbero già programmando alcuni movimenti.
Il mese di gennaio ha portato alla Roma in primis Dean Huijsen, arrivato quando c’era ancora Mourinho e riproposto in campo anche da Daniele De Rossi, ricompensato con un grandissimo gol che ha sbloccato la difficile sfida contro il Frosinone in un primo tempo tutt’altro che semplice. Il secondo in ordine cronologico a sbarcare a Roma è stato Angeliño.
Lo spagnolo è stato il primo rinforzo dell’era De Rossi e rappresenta un’importante pedina nel ruolo di terzino. Chi invece ha salutato definitivamente la Capitale è stato Viña, sempre meno dentro il progetto Roma ma che ha portato comunque otto milioni nelle casse dei Friedkin. La ciliegina sulla torta è stata Baldanzi: prestito con obbligo di riscatto e subito battezzato da De Rossi come uno dei talenti più cristallini. Al momento è il vice Dybala, un domani sarà il suo erede a tutti gli effetti.
Pista caldissima, si chiude a mesi
Un’altra cessione è stata quella di Belotti, avvenuta in prestito, che ha visto il giocatore partire per Firenze dove ha già trovato il suo primo gol ni maglia Viola nel match contro il Frosinone vinto 5-1 dalla squadra di Italiano. I contatti avvenuti con la Fiorentina però non si sono limitati all’ex attaccante del Torino, ma hanno visto un altro tesserato della Roma che potrebbe dirigersi in Toscana.
Stiamo parlando di Nicola Zalewski. Il classe 2002 è da sempre un pallino della dirigenza della Fiorentina, come spiega La Repubblica, con i contatti tra i due club nati durante la trattativa Belotti. In attesa di un nuovo direttore sportivo sponda Roma e di definire eventualmente il futuro del Gallo, c’è fiducia nell’ambiente Viola circa un nuovo incontro in estate tra le due società per definire anche la questione Zalewski.