Serie A senza scelta: avevano ragione i Friedkin

Serie A senza scelta. Avevano ragione i Friedkin: ecco quello che si profila per la prossima stagione. Un calendario intasato

Partite, partite e ancora partite. Per guadagnare di più, ovviamente, non tenendo in considerazione quello che potrebbe essere lo spettacolo e anche la salute dei calciatori. E anche le varie prese di posizione degli allenatori, che si stanno schierando in maniera importante contro quelle che sono le compilazioni dei calendari. Ma è business, ormai. E tutto deve andare verso una direzione.

Serie A senza scelta: avevano ragione i Friedkin
I Friedkin (AnsaFoto) – Asromalive.it

Diciamo che il prossimo anno sarà molto particolare per due motivi: intanto il cambio di format della Champions League, con il girone unico e con due partite in più, almeno, per ogni club che parteciperà. E poi la prossima estate, quella del 2025 intendiamo, sarà la prima con il Mondiale per Club che verrà giocato in maniera completamente diversa da come siamo stati abituati a vederlo fino al momento. Insomma, partite. Ah, e questa estate c’è anche l’Europeo.

Serie A, ecco le date della prossima stagione

Insomma, un cumulo incredibile di partite che costringe la Serie A a muoversi di conseguenza. Secondo il Corriere dello Sport in edicola questa mattina, infatti, il massimo campionato italiano dovrebbe iniziare nel weekend del 17-18 agosto, quindi pochissimi giorni dopo il 15, che sappiamo benissimo come sia la data quasi da spartiacque tra l’estate e la fine delle ferie. Insomma, in pieno caldo. Ma il calendario è comunque intasato e di altre possibilità probabilmente non ce ne stanno.

Serie A senza scelta: avevano ragione i Friedkin
Casini (AnsaFoto) – Asromalive.it

Senza dimenticare che, anche il prossimo anno, la Supercoppa Italiana si giocherà quasi sicuramente come quella che abbiamo appena visto, vale a dire con la Final Four in Arabia Saudita. Ma al posto del mese di gennaio questa volta si dovrebbe giocare nel mese di dicembre. Cambia poco. Tanto poi alla fine le gare da giocare rimangono identiche. E quasi quasi, dopo la decisione di ieri della A che continuare a 20 squadre, ci viene da dire che aveva ragione la Roma che, insieme a Juventus, Inter e Milan aveva chiesto la riduzione delle formazioni partecipanti al massimo campionato italiano.

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