Rinascita Roma e ‘frenata’ su De Rossi, il grande ex dice tutto: tirato in ballo anche José Mourinho.
Nella serata di ieri è arrivata la terza vittoria di fila di questa nuova era De Rossi, ad oggi destinata a perdurare fino al mese di giugno, quando in base alle risposte e agli obiettivi raggiunti dalla squadra, sarà possibile comprendere il futuro della Roma e, soprattutto, dello storico numero 16, giunto in una parentesi più che delicata e complicata per Bove e compagni.
Se è vero, comunque, che non è tutto oro ciò che è luccica, è altrettanto giusto evidenziare i meriti del nuovo tecnico che, al netto dei nomi delle avversarie, è riuscito fin qui a centrare l’obiettivo di agguantare il massimo numero di punti a disposizione nel trittico di gare di queste ultime due settimane, prima del super incrocio con l’Inter destinato ad avere una valenza cruciale per il campionato e per quella corsa Champions che non può non riguardare anche una squadra come la Roma. Su questo ed altri aspetti si è soffermato un volto noto e nobile come quello di Gigi Di Biagio, ex giallorosso e profondo conoscitore di questa realtà.
A seguire, dunque, le sue parole sul momento della Roma e sull’impatto di De Rossi in questa fase post-Mourinho. In occasione della diretta odierna su Twitch di Tv Play, questi i punti da lui toccati. “La vittoria con il Cagliari si somma a un percorso iniziato venti giorni fa: qualcosa si era vista col Verona, meno con la Salernitana che è stata una partita complicata. Ieri la Roma è stata agevolata dal vantaggio iniziale. I test non sono stati probanti però bisogna vincerle le partite: contro queste squadre qualche mese fa si faceva fatica a portare a casa i tre punti”.
“Un plauso a Daniele De Rossi e al suo ottimo lavoro, mettendo forse alcuni giocatori nelle loro posizioni più consone alle loro caratteristiche. Quando cambi allenatore inevitabilmente c’è questa scossa, che è stata molto positiva. La partita con l’Inter non rappresenta un banco di prova: in caso di risultato positivo, per assurdo,si ricomincia a parlare di scudetto per come siamo fatti a Roma. Invece, bisogna essere equilibrati, ci sarà un bellissima sfida ma non è un test reale perché le squadre sono talmente squilibrate che la Roma ha soltanto da guadagnare”.
“Ora sembra tutto facile, adesso sembra che Mourinho sia diventato scarso e che De Rossi sia un fenomeno. Non dobbiamo dimenticare le due finali arrivate con un certo tipo di solidità, io da tifoso mi tengo stretto quanto fatto da Mourinho; poi in campionato si deve fare per forza meglio dell’ultimo sesto posto. Se Mourinho ha vinto 26 titoli un motivo ci sarà, non è diventato scarso in un secondo”.
“La Roma nel momento in cui nel quarto posto c’è un vuoto se la deve giocare fino all’ultimo. Non è successo l’anno scorso né due anni fa perché comunque è stata sempre lontana. Spero ci riesca ma credo di no perché ci sono squadre più attrezzate. L’Atalanta sta andando fortissimo, il Napoli anche se non sta andando bene è sempre là e la Roma a livello numerico di rosa forse ha qualcosa in meno ma si deve trovare pronta”.
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