Botta e risposta tra le due squadre con comunicati ufficiali, ma l’ultima parola spetta al Giudice Sportivo
Una situazione complicata quanto delicata sta tenendo banco e facendo discutere. Difficile ad oggi capire cosa succederà e quale decisione andrà presa, ma sicuramente il calcio italiano attende delle risposto dopo ciò che è accaduto.
A fine gennaio era giunta dal Belgio una clamorosa notizia riguardante Anderlecht-Genk, sfida valevole per la 19esima giornata di campionato. In occasione di un calcio di rigore per gli ospiti, era stato annullato un gol a Sor poiché il nigeriano era entrato in area prima del tempo sul rigore sbagliato da Heynen. Fino a qui nulla di strano se non fosse che Sor non è stato l’unico ad infrangere questa regola.
Infatti oltre a lui, anche due giocatori dell’Anderlecht avevano fatto il loro ingresso in area di rigore prima della battuta di Heynen. Secondo il regolamento, se i calciatori della squadra avversaria rispetto a quella del tiratore dal dischetto entrano in area, in questo caso dell’Anderlecht, e il penalty non viene realizzato allora andrà ripetuto. L’arbitro, nonostante il consulto al VAR, annulla la rete e il Genk comincia una battaglia legale che si è conclusa con la decisione della Federcalcio belga di rigiocare la partita, annullando di fatto il match vinto 2-1 dall’Anderlecht.
Partita sospesa, ma ci sono polemiche
La situazione è completamente differente, ma ora anche l’Italia può avere il suo personale caso di partita rigiocata. Stiamo parlando del match di Promozione della Toscana Girone B tra Montelupo e Salice. Dopo pochi minuti dal fischio d’inizio del secondo tempo, il giocatore dei padroni di casa Bianchini è caduto a terra privo di sensi. Naturalmente la partita è stata sospeso e i soccorsi hanno permesso il trasportato in ospedale del giocatore.
Il problema dal punto di vista calcistico emerge nel post partita con un botta e risposta di comunicati. Il Saline ha spiegato di come i calciatori del Montelupo avrebbero abbandonato il terreno di gioco mentre quelli del Saline erano in attesa di una decisione ufficiale del direttore di gara. Quando l’arbitro ha optato per far continuare la partita, a differenza del Saline, il Montelupo non si è presentato in campo, facendo finire di conseguenza la partita. La squadra padrona di casa non ci sta e ha contestato quanto affermato dal Saline con un comunicato stampa. In questa risposta, si legge di come le due squadre siano rimaste nel tunnel degli spogliatoi per un’ora e mezza dopo la decisione dell’arbitro di sospendere la partita, accordandosi del fatto che non ci fossero le condizioni per continuare a giocare. Questa scelta, secondo quanto spiegato dal Montelupo, è stata condivisa dalla terna di gara mentre “Alle 17.30, un dirigente di alto rilievo e spessore della squadra ospite del Saline impone ai propri ragazzi di tornare in campo di gioco, e continuare a giocare. Minando la loro volontà e la precedente presa di posizione. L’arbitro – si legge – richiama le squadre in campo, ma prima di entrare sul rettangolo di gioco, alla presenza di entrambi i giocatori di entrambe le squadre, sancisce la fine della gara, pur in assenza di entrambi gli assistenti di linea”. Si attenderà nei prossimi giorni una decisione del giudice sportivo davanti a questo vero e proprio caso.