Trapelate le voci di un gesto che Mourinho avrebbe compiuto in occasione dell’esonero, che rappresenta con chiarezza le tensioni accumulate all’interno dello spogliatoio nel periodo conclusivo della sua burrascosa avventura giallorossa
L’ambiguità delle controverse circostanze legate all’esonero di José Mourinho continua ad alleggiare nei corridoi di Trigoria, dove, secondo il Messaggero, si sarebbe consumato un episodio spiacevole, legato agli ultimi istanti dello Special One nel centro sportivo Fulvio Bernardini.
Gli attriti con la società, da quanto emerso su il Messaggero, sarebbero stati accompagnati dal complicarsi del rapporto tra Mou e i calciatori, culminato in un gesto emblematico dello Special One.
Mou restituisce il dono della squadra
L’esonero di Mou è stato senza dubbio l’highlight più discusso della recente storia giallorossa, su cui si sono spesi fiumi di parole e altrettante polemiche. Che sia stato causato o meno dai deludenti risultati giunti nella fase finale dell’avventura dello Special One, è indubbio che il tecnico portoghese si sia adirato per il trattamento riservatogli dalla società statunitense con a capo Dan Friedkin, da cui, secondo molti, non avrebbe ricevuto sufficiente supporto e comprensione. Un calendario proibitivo e le numerose assenze, che avrebbero precluso a Mou una rosa con soluzioni varie, sarebbero gli argomenti a favore dello Special One, il quale, dopo essere stato licenziato, avrebbe compiuto un gesto quasi teatrale, come simbolo di un tradimento subito. Difatti, oltre ai dissapori con i vertici giallorossi, Mou avrebbe lamentato anche l’assenza di una vera e propria coesione con i propri ragazzi nelle fasi finali della sua collaborazione con il club capitolino.
Gli atteggiamenti in campo, la mancanza di spirito di sacrificio da parte di alcuni componenti dello spogliatoio in condizioni fisiche ambigue, ma soprattutto la mancata presa di posizione dei “senatori” giallorossi, avrebbero spinto Mourinho, sempre secondo quanto riportato da il Messaggero, a dimostrare platealmente la propria indignazione allo spogliatoio. L’ex allenatore del Tottenham, avrebbe lasciato in un armadietto l’anello che la squadra gli donò dopo la vittoria della Conference League. Un dono restituito, come simbolo di un amore tradito.
Adesso il futuro della Roma, almeno per i prossimi mesi, è chiaro e risponde ad un solo nome: Daniele De Rossi. Il nuovo tecnico giallorosso – stasera impegnato nella terza panchina (Roma-Cagliari) con la squadra che lo ha accompagnato nella sua carriera da calciatore – ha tentato di allentare la tensione dello spogliatoio in seguito all’esonero di Mou, con la celebre cena nello stabilimento di Ostia. I sorrisi e la rinnovata distensione apprezzabile nelle foto degli allenamenti, dovrebbe rappresentare una ritrovata serenità, che verrà presto messa alla prova dall’infittirsi del calendario.