Incubo Taylor, l’arbitro inglese finisce nuovamente al centro di polemiche e attenzioni. Anche Klopp interviene.
L’obiettivo attuale della Roma deve essere quello di restare concentrati su un presente che ha ancora tanto da offrire e che dovrà portare gli uomini allenati da De Rossi a recuperare il terreno perduto in campionato nella prima parentesi stagionale, al fine di occupare regioni di classifica degne del valore riconosciuto alla compagine capitolina dal suo stesso e nuovo tecnico.
L’amore e l’affetto per Daniele, ovviamente, hanno aiutato a lenire parzialmente il dolore calcistico generato dall’allontanamento di José Mourinho da Trigoria, giunto in modo inatteso e in una parentesi stagionale che, al netto delle evidenti difficoltà, non lasciava intravedere i giusti margini o elementi per portare lo Special One lontano da Roma prima della scadenza contrattuale.
Così non è stato e la decisione ponderata dai Friedkin, tra le varie reazioni, ha generato anche un triste commiato al mister portoghese, con il quale la Roma ha vissuto momenti importanti e nobilissimi, tra cui quella finale di Budapest che, forse, con un altro esito grande impatto e ingerenze avrebbe potuto avere anche ai fini degli apparecchiamenti futuri.
La tristissima serata di Budapest, come si ricorderà, fu contraddistinta soprattutto da una serie di episodi e scelte arbitrali che non poche perplessità lasciarono tra le fila dell’opinione comune, acuendo i rimpianti e il rammarico di una gara che avrebbe potuto avere ben altri esiti. La vera e propria sliding doors del presente giallorosso nonché della tristemente famosa finale di Budapest sarebbe potuta essere l’assegnazione del rigore per fallo di mano una dozzina di minuti prima del novantesimo.
La mancata consultazione del Var e una gestione dei cartellini non proprio coerente macchiarono, alla fine, la prestazione arbitrale di un direttore di gara finito nel mirino dello stesso Mourinho e distintosi anche nei mesi successivi per scelte e gestioni negative. L’ultimo esempio è quello di stasera, in occasione della sfida tra Arsenal e Liverpool, vinta dai padroni di casa per 3 a 1 e contraddistinta anche dall’espulsione di Konaté, tra le fila dei Reds. Oltre a quella di Klopp, non è mancata l’ira e il disappunto dei tifosi, come raccolto sul social X.
“Taylor aveva in programma di espellere un giocatore del Liverpool, indipendentemente dalle circostanze. Intendeva apparecchiare la gara per far vincere l’Arsenal”. Sull’altra sponda qualcuno sottolinea: “I tifosi del Liverpool si lamentano di Taylor quando in realtà gli ultimi arbitraggi sono sempre andati a loro vantaggio”. “Taylor è un impostore, ma non fermerà comunque la scalata del Liverpool verso la vittoria della Premier”. “Non è mai semplice quando c’è Taylor ad arbitrare”.
A confermare le perplessità sull’arbitraggio anche Jurgen Klopp, che a fine partita si è così espresso: “Quest’arbitro mi aveva espulso contro il City per condotta violenta con Bernardo Silva e Salah. Oggi nella medesima situazione non ha espulso Jota: è incredibile. Gabriel ha fatto lo stesso fallo su Nunez eppure non è stato nemmeno ammonito”.
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