La decisione da parte del giudice sportivo non si è fatta attendere. Era atteso il comunicato che ora è ufficiale: tutti i dettagli.
Nelle ultime settimane, soprattutto nelle categorie inferiori, non sono poche le notizie riguardanti sconfitte a tavolino che hanno irresistibilmente cambiato le sorti della classifica. Il verdetto del campo è stato infatti cancellato da decisioni motivati da comportamenti sopra le righe che con il calcio non hanno nulla a che fare.
L’ultimo verdetto di questo genere concerne una compagine di Massa Carrara che milita in Terza categoria. Ci riferiamo più nello specifico alla Pontremolese che si è vista decretare la sconfitta a tavolino nel corso del match contro il Marina di Massa oltre ad un’ammenda piuttosto salata. Il comunicato con il quale è stato sancito il doppio provvedimento, infatti, pone l’accento sul comportamento tutt’altro che irreprensibile assunto dai sostenitori della Pontremolese che hanno fatto capolino in campo seminando un vero e proprio parapiglia.
Sconfitta a tavolino UFFICIALE per la Pontremolese: finale di gara da censura
C’era molta attesa per capire quali sarebbero state le motivazioni del giudice sportivo. Il referto di gara non ha lasciato spazio ad equivoci. La Pontremolese è stata sanzionata con la sconfitta a tavolino e con un’ammenda di mille euro per un finale di gara che definire concitato sarebbe solo un eufemismo.
Di seguito il comunicato: “I sostenitori pontremolesi entravano abusivamente nel terreno, scatenando un parapiglia con dirigenti/calciatori avversari. In seguito assumevano un atteggiamento reiteratamente offensivo e minaccioso verso l’arbitro. Tale situazione induceva il direttore di gara a sospendere definitivamente la gara. Durante queste manifestazioni di disprezzo verso l’arbitro un sostenitore, da dietro, colpiva il direttore di gara con un calcio ad una gamba causando leggero dolore. Propri tifosi dall’esterno del recinto di gioco inoltre rivolgevano offese all’arbitro. (Recidiva) Sanzione attenuata per l’intervento di alcuni dirigenti”.