Giungono aggiornamenti di rilievo per quanto concerne l’affare Angeliño. Il destino del terzino spagnolo è ormai deciso
Dopo l’atterraggio a Fiumicino e un assaggio del calore della città eterna, ecco uno sviluppo di rilievo sulla questione Angeliño.
Nonostante l’affare fosse sostanzialmente certo per quanto concerne la narrazione ufficiosa della trattativa, mancava ancora l’ufficialità perentoria dell’affare.
Depositato il contratto di Angeliño con la Roma
José Ángel Esmorís Tasende, meglio conosciuto come Angeliño, è ufficialmente un calciatore dell’As Roma. Manca soltanto il comunicato del club capitolino, ma oramai non sono ammessi sviluppi imprevedibili, poiché, pochi minuti fa, il contratto del nuovo esterno giallorosso, è stato depositato in Lega. La formula è chiara: prestito con diritto di riscatto intorno ai 6 milioni di euro. La Roma e il Lipsia hanno confermato i dettagli emersi negli scorsi giorni e il calciatore spagnolo è definitivamente passato dal Galatasaray, dove era in prestito, per iniziare la sua nuova avventura giallorossa.
Nel club turco, il classe ’97 ha accumulato discrete dosi di malessere, a causa dello scarso interesse del club nel coinvolgerlo da protagonista all’interno dell’economia di gioco. Difatti, è stato lo stesso ex Lipsia a manifestare la volontà di recarsi alla corte di Daniele De Rossi, avendo egli rifiutato ogni altra proposta proveniente da club europei. Per De Rossi, ora, si pare un nuovo tema, riguardante la posizione in campo del nuovo innesto. Difatti, seppur efficace e collaudato in entrambi le fasi, Angeliño appare come un esterno offensivo ideale, grazie alla rapidità nei primi passi e le indiscusse abilità nel saltare l’uomo (proprio ciò che sembra esser mancato nella sfida con la Salernitana). Tuttavia, abbiamo già avuto modo di apprezzare come, nel sistema di gioco di DDR, anche i terzini, a turno, siano particolarmente coinvolti nella fase offensiva giallorossa. Una posizione che permetterebbe allo spagnolo, tra le altre cose, di sfruttare le sorprendenti doti tecniche in termini di cross, il che ne farebbe il collega ideale di un certo gigante belga in maglia numero 90.