Daniele De Rossi si trova costretto a impiegare forzatamente uno dei suoi diamanti più preziosi nella trasferta saudita, per via dell’interessamento da parte del fondo Pif
Il blitz giallorosso di domani sera in Arabia Saudita, significa più di quello che potrebbe apparire ad un occhio distratto, non tanto sul piano squisitamente calcistico, trattandosi di un amichevole piuttosto blanda, quanto da un punto di vista commerciale, come impegno da rispettare per via degli sponsor arabi attualmente in vista sulla maglia giallorossa e della gustosa vetrina che l’Arabia è divenuta per Romelu Lukaku.
Si rientra giovedì all’alba e, nonostante prima Mou e poi DDR, abbiano tentato in tutti i modi di sfuggire all’impegno, a causa della presenza di due partite di campionato a breve distanza, l’appuntamento è fissato e decidere chi giocherà, alla luce delle offerte recapitate al centravanti giallorosso da parte del fondo Pif, diviene per De Rossi un misto tra scelte tecniche e obblighi commerciali.
Come riportato dal Corriere dello Sport, Romelu Lukaku, in seguito alle pressioni giunte all’allenatore, dovrà necessariamente solcare il terreno di gioco per un tempo minimo di trenta minuti… Il tempo necessario a sfilare in territorio arabo e, eventualmente, insaccare il pallone in rete, così da ingolosire ulteriormente i vertici del fondo di investimento Pif. Una situazione paradossale per De Rossi… Tuttavia, il contesto contrattuale del gigante belga, non lascia spazio a prese di posizioni da parte dei giallorossi. Il cartellino del numero 90 è ancora in cassaforte a Londra e il Chelsea, a fine stagione, sarebbe intenzionato a far fruttare un rendimento indubbiamente positivo confezionato finora in terra romana da Big Roma.
A prescindere dalle possibili perplessità nutrite da molti sulle prestazioni del belga negli incontri più impegnativi, nove gol in diciotto presenze in Serie A con la maglia giallorossa non si possono ignorare e, alla luce di un finale di stagione 22/23 piuttosto disastroso con l’Inter di Inzaghi, il Chelsea non poteva desiderare di meglio per alzare l’asticella del prezzo nel mercato estivo 2024. Di conseguenza, i corteggiamenti da parte del fondo saudita, acuiscono ulteriormente le speranze del Chelsea di fare cassa con un calciatore difficilmente piazzabile fino a pochi mesi fa. I blues, avrebbero fissato la cifra del riscatto a 42 milioni di euro, che, considerando l’improbabile qualificazione in Champions, i rinomati intoppi nel bilancio giallorosso e l’età del calciatore, sembrano davvero troppi. Nel caso dell’Arabia, al contrario, si tratta di cifre a dir poco abbordabili, a cui si aggiungerebbero 30 milioni di euro a stagione per due anni da recapitare nel conto personale di Big Rom.
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