Rese pubbliche le formazioni ufficiali di Roma-Verona. Daniele De Rossi sfida a distanza Mourinho, modificando da subito il modulo
La partita che apre il 21esimo turno della massima lega italiana, è anche una delle più attese, a causa dell’esordio di Daniele De Rossi sulla panchina giallorossa. Roma-Verona è alle porte e mentre l’Olimpico si prepara ad accogliere l’ex capitano giallorosso come soltanto un romano romanista può meritare, ecco le formazioni ufficiali della sfida, particolarmente delicata a prescindere dal cambio di allenatore avvenuto nella sponda romanista.
La posizione in classifica, come l’esonero di Mourinho sembrerebbe far intendere, inizia a farsi piuttosto controversa: è vero che persino il quarto posto (obiettivo di Daniele De Rossi), appare ancora raggiungibile a causa di una classifica corta, ma anche l’inseguitrice in maglia granata, il Torino di Juric, è a soltanto una lunghezza di distacco. Dunque, vincere contro i veneti non sarebbe soltanto un modo di evitare l’oblio definitivo in termini di classifica, ma anche e soprattutto un monito per proseguire su quella scia di entusiasmo che ha caratterizzato i primi allenamenti di DDR (“vanno a duemila dopo il cambio di allenatore”).
La rivoluzione di DDR sembra iniziare dal primo minuto della sua complessa avventura giallorossa. Nonostante il giovane allenatore abbia ribadito a più riprese la sua fiducia e l’ammirazione nei confronti della rosa giallorossa, è evidente la precarietà fisica di svariate pedine di pregio, come l’indisponibile Smalling o il misterioso Renato Sanches. Vi è poi la questione modulo, su cui DDR lancia un segnale immediato: il nuovo allenatore della Roma non ha alcuna intenzione di proseguire sulle orme di José Mourinho. De Rossi sceglie sin dal suo primo esame, di optare per un frizzante 4-3-2-1, in netto contrasto con quanto proposto dallo Special One fino ad oggi.
E’ ormai piuttosto risaputo che De Rossi osservi con particolare stima e ammirazione un altro approccio calcistico, più ascrivibile alla sfera di Luciano Spalletti e Luis Enrique. Ciò non toglie, come specificato dallo stesso De Rossi, che la squadra è stata costruita sotto tutti gli aspetti per funzionare con una difesa a tre, che, difatti, potrebbe essere un’opzione frequente a seconda della partita. In conferenza stampa, De Rossi aveva persino aperto alla possibilità di una formazione cangiante, in grado di modificare il proprio schieramento in campo a seconda della fase del match.
Ancora fiducia a Huijsen (scelta piuttosto obbligata per via delle numerose assenza dietro), che formerà la coppia difensiva con Llorente. Karsdorp e Spinazzola come terzini; Bove, Paredes e Pellegrini a comporre il centrocampo a tre, con Dybala ed El Shaarawy dietro al gigante belga in maglia numero 90. Trazione anteriore e tanta qualità in campo, pronta a concretizzare i pochi concetti che DDR ha potuto esprimere nelle prime ore di allenamento.
ROMA (4-3-2-1): Rui Patricio; Karsdorp, Llorente, Huijsen, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala, El Shaarawy; Lukaku
VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoue, Magnani, Dawidowicz, Amione; Folorunsho, Serdar; Mboula, Suslov, Saponara; Djuric
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