Durante un’intervista, Vincent Candela ha espresso un desiderio per il futuro della Roma. La panchina di De Rossi apre a scenari utopici
Dopo aver criticato esplicitamente il recente operato di José Mourinho all’interno di Trigoria, Vincent Candela si è espresso anche in seguito all’esonero dello Special One, parlando delle priorità della società e di un possibile nuovo assetto societario, ora che Daniele De Rossi ha conquistato la panchina giallorossa.
Durante un’intervista rilasciata a Tag24, l’ex difensore e centrocampista giallorosso, da rinomato tifoso della Roma, ha intercettato con sorprendente precisione le volontà dei sostenitori capitolini.
Si parte dalla contestazioni dei tifosi e dagli auspici dell’ex calciatore francese per la gara contro il Verona, programmata per sabato 20 alle 18:00: “Certo credo che possa esserci qualcosa di positivo, sempre se fatta in modo civile. Come si dice a Roma? Una svejatina fa bene perché permetterebbe ai giocatori di far vedere qualcosa che dentro Trigoria non arriva. Non so però se sia il momento giusto, mi auguro che sabato lo stadio sia pieno per spingere la Roma che viene prima di Mourinho e di De Rossi”.
Si parla poi del cambio modulo, un tema particolarmente caldo nella capitale. Difatti, la strenua resistenza di Mou per quanto concerne l’adozione della difesa a tre, ha causato non pochi intoppi, se declinata alle numerose assenze sulla linea difensiva giallorossa. Smalling ancora indisponibile, N’Dicka in Coppa d’Africa, Mancini con una fastidiosa pubalgia e Kumbulla impegnato in un recupero controverso, potrebbero spingere il nuovo tecnico romano ad adottare la difesa a quattro, nonostante, nella sua breve esperienza alla Spal, abbia sempre utilizzato la difesa a tre. Ecco le parole di Candela in merito alla possibilità di una difesa a quattro: “Penso di sì perché a quattro viene chiesto un lavoro offensivo minore e maggiore attenzione in difesa, poi davanti ci sono gli esterni offensivi. Credo che la difesa quattro possa far bene per la Roma”, concetto che aveva espresso anche pochi giorni fa, prima dell’esonero di Mou.
Ecco che, sul finale, Candela lancia la bomba, auspicando un assetto dirigenziale più volte sognato dai tifosi giallorossi. Una sostanziale utopia, concepita da un vero tifoso: “Francesco (Totti) può aver chattato in privato a Daniele, dovrei approfondire questa cosa. Secondo me si sono sentiti perché i social non rappresentano la realtà in toto. Spero, come i tifosi, che dopo Tiago Pinto alla Roma, per la direzione sportiva, possa esserci Francesco con Daniele in panchina”. Difatti, tra meno di due settimane, Tiago Pinto preparerà le valige per abbandonare la città eterna e il suo ruolo da dirigente sportivo che, nei sogni ad occhi aperti dei romanisti, potrebbe passare direttamente all’ottavo re di Roma. Un’utopia dolcissima, che ripristinerebbe l’obiettivo dei tifosi: una Roma in mano ai romanisti.
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