Esonero Mourinho e ‘giallo’ Zazzaroni sulle designazioni arbitrali: “Qualcuno si è tolto un peso”.
La questione Mourinho ha certamente rappresentato una delle più calde di queste ultime ore, alla luce dell’esonero inaspettato nonché dell’importanza del nome di un allenatore prontamente sostituito con un profilo non meno altisonante, almeno in termini di visceralità con il mondo Roma, quale quello di Daniele De Rossi.
Sulla scelta dei Friedkin, la posizione e l’operato dello Special One in questi anni nonché sulla divenuta ordinaria dialettica con gli arbitri, si è espresso Ivan Zazzaroni. Relativamente alla giornata dell’esonero di Mourinho, così il direttore del Corriere dello Sport, intervenuto in diretta ai microfoni di Tv Play.
“L’ho vissuta con amarezza. Sapevo sarebbe arrivato questo esonero, ma speravo non accadesse in questo periodo: gli hanno fatto un ‘trappolone’ e al momento ha funzionato. Spero che De Rossi ce la faccia e si merita questa chance. Mourinho ha rimediato un trattamento assurdo, sempre stato lasciato solo, con una società che non ne ha mai tutelato immagine. C’era un rapporto molto strano con la presidenza, quasi inesistente. La squadra non aveva contenuti tecnici eccezionali, ma buoni”.
Esonero Mourinho, Zazzaroni dice tutto: ‘giallo’ arbitri e annuncio sul futuro
L’intervista è poi proseguita toccando altri aspetti, relativi anche allo spessore e all’intelligenza di una figura che ha lasciato e dato tanto al mondo giallorosso.
“Sul piano umano e di lealtà uno come Mourinho non l’ho mai conosciuto, lui allena tutti e ieri a Trigoria l’80% delle persone piangeva, alcuni giocatori sembrava che avessero perso la mamma. Si tratta di un personaggio incredibile, non è solo un comunicatore ma è un grande allenatore e uomo: chi ci ha lavorato ne ha parlato sempre come una specie di guru, una di quelle persone che ti formano e rispetto al quale, se hai l’onore di conoscerlo da giovane, devi ritenerti fortunato”.
“Un mio sospetto? Le ultime tre designazioni arbitrali nei confronti della Roma sono stati Rapuano, Aureliano e Orsato, con quest’ultimo non hai mai vinto un derby. Secondo me c’è qualcuno che si è tolto un peso. Ho visto critiche nei confronti degli arbitri molto più pesanti. L’atteggiamento nell’ultima partita è stato assurdo, anche se poi la Lazio ha meritato di vincere. La Juventus aveva un dirigente che sapeva gestire lo spogliatoio tanto quanto i rapporti con gli arbitri. Servono anche queste cose, sono fondamentali. Non puoi mandare sempre avanti Mourinho come parafulmine, esponendolo anche a figure che non piacciono”.
La chiosa sul futuro: “Nel futuro di Mourinho spero ci sia una squadra di club, ha bisogno del lavoro quotidiano, anche se al momento lo stianno chiamando solo nazionali. Quando arriverà una società che gli darà i giusti stimoli, tornerà al lavoro”.