Emozionato e pronto a dare il massimo, Daniele De Rossi racconta ai tifosi le emozioni del suo ritorno a Roma
L’addio di José Mourinho ha portato la Roma obbligatoriamente a trovare un rimpiazzo al tecnico lusitano. La strada è stata breve dato che è stato scelto un figlio della Città Eterna come Daniele De Rossi, contratto fino alla fine dell’attuale stagione.
Daniele De Rossi si è autodefinito una “leggenda” nel corso delle sue prime parole nell’intervista di nuovo allenatore giallorosso. Di fatto, stiamo parlando del secondo giocatore con più più presenze con la maglia della Roma ovvero ben 616, secondo solo alle 786 di un certo Francesco Totti. Numeri che prendono ancora più importanza se si considerano i 18 anni consecutivi passati con la Roma di cui due stagioni da capitano: 2017/2018 e 2018/2019.
Il passato però deve rimanere tale dato che il presente non sorride e il futuro chiede risposte. I giallorossi scenderanno in campo il 20 gennaio contro l’Hellas Verona e sarà la prima di De Rossi da allenatore. Dopodiché trasferta araba con l’Al Shabab prima di tornare in Italia e chiudere il mese di gennaio con la Salernitana fuori casa. A quel punto, appuntamento con Cagliari e Inter prima dell’Europa League contro il Feyenoord.
Le prime dichiarazioni rilasciate alla Roma, che si possono vedere sul canale YouTube ufficiale dei giallorossi, riguardano cos’ha provato alla notizia del suo ritorno: “Stupore perché facevo fatica a riconoscere le strade e le rotonde in dei posti che ho visto per 18 anni tutti i giorni consecutivamente. Emozioni perché vedevo tanti luoghi e facce che hanno condiviso con me una bellissima gran parte della mia vita e consapevolezza a che c’è un lavoro importante da fare e non possiamo stare qui a guardarci intorno e a guardare com’è cambiata la situazione. La chiamata? “Stupore, eccitazione, agitazione. Non sono caduto dalle nuvole, quando mi hanno chiamato sapevo che poteva succedere. Ti rendi subito disponibile per incontrarli, parlarci e fargli capire quello che è stato un discorso che forse è durato dieci minuti”.
Sul contratto di sei mesi, De Rossi ha spiegato: “Sono molto convinto che non abbiamo né io né la squadra bisogno di paracadute. Ritengo che abbiamo una squadra forte, con dei giocatori molto importanti. Capita a tutte le squadre importanti di avere un momento di difficoltà, è capitato, capiterà e potrebbe capitare ad altre squadre, dovremo essere bravi ad approfittarne. Penso che ci siano tutti i margini per risalire, non ci servono paracadute ma di questa opportunità”. Da un cuore giallorosso, non potevano mancare le parole ai tifosi: “Quando sono stati fuori dalla Roma non sono mai stato uno che metteva troppo il becco, non volevo disturbare o mettermi in mezzo, ora posso permettermi di parlare non solo da leggenda, ma da membro della Roma. Più di dirgli che abbiamo e ho bisogno di loro coem ai vecchi tempi, non posso fare. Vivere le serate di Europa League l’anno scorso, la Conference quando ero allo stadio da tifoso mi sono reso conto che si sta ricreando qualcosa di speciale fra squadra e tifoseria. I momenti negativi possono capitare e credo che una città e una squadra come questa possano tirarsi fuori dai momenti difficili più velocemente da momenti così così se vicino ha questo tipo di amore, che abbiamo sempre sentito ma con questa forza che vediamo negli ultimi anni può veramente darci una spinta grande”.
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