La pazienza dei tifosi è ufficialmente finita dopo le ultime scelte societarie: l’arbitro è obbligato a sospendere la partita
Scene clamorose quelle andate in scena questo pomeriggio con l’invasione di campo che ha interrotto anticipatamente l’incontro tra le due squadre. I tifosi, nonostante i richiami dallo speaker, non hanno voluto fare marcia indietro.
Spesso le scuse non bastano e nemmeno le parole, per quello i tifosi prendono in mano la situazione ed entrano in campo. In questo caso letteralmente visto che c’è stata una vera e proprio invasione. Gli speaker hanno più volte invitato la gente a ritornare seduta e qualcuno ha anche eseguito, ma la maggior parte ha fatto finta di nulla continuando la propria protesta.
L’esito è presto detto: partita sospesa e grossi rischi a livelli di squalifiche e sanzioni. Tra l’altro non è nemmeno la prima volta che succede e il motivo è sempre lo stesso ovvero una presidenza pessima, una gestione molto negativa e le conseguenze che naturalmente non mancano, soprattutto da parte di una tifoseria così calda.
Le dinamiche dell’invasione
Stiamo parlando del Reading, squadra ventunesima in classifica in League One ovvero la terza serie inglese. Il club fino al 2012/2013 militava addirittura in Premier League, per poi passare dieci anni in Championship (Serie B inglese) andando in finale di FA Cup nel 2015 e sfiorando la promozione in Premier League nel 2017, perdendo la finale ai playoff dopo il terzo posto nella stagione regolare.
Il problema ad oggi però non è solo la situazione di classifica, visto che in meno di 15 anni la squadra è passata dalla Serie A alla quasi Serie D, ma perché la presidenza né paga gli stipendi e né sembra orientata per cambiare la situazione. L’allenatore della squadra Ruben Selles e il capo delle operazioni calcistiche Mark Bowen hanno addirittura rinunciato al proprio stipendio vista la crisi finanziaria con tanto di detrazione di quattro punti in classifica. Nella sfida contro il Port Vale, come detto in precedenza, i tifosi hanno invaso il campo dopo una ventina di minuti di gioco e in seguito alla mancanza di collaborazione nel tornare sugli spalti, l’arbitro ha sancito la fine della partita.