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Bufera Mourinho-Friedkin, dimissioni ‘archiviate’: “Umiliato e mortificato”

Ivan Zazzaroni si esprime con fermezza sulla situazione di José Mourinho nella città eterna, nel corso di un’intervista esclusiva ai microfoni di TvPlay.it.

Dopo il ko collezionato con la Lazio in Coppa Italia, Ivan Zazzaroni ha detto la sua sul contesto giallorosso in esclusiva ai microfoni di TvPlay.it, affrontando in particolare il tema ‘José Mourinho’.

José Mourinho e Ivan Zazzaroni (foto Ansa.it) – Asromalive.it

Il direttore del Corriere dello Sport ha strenuamente difeso la posizione del tecnico portoghese, nonostante oramai, siano numerosi e piuttosto convinti gli attacchi di alcuni tifosi allo Special One.

“Mourinho non merita di essere umiliato da una squadra del genere”

Il direttore del Corriere dello Sport, esordisce con una convinta invettiva nei confronti della proprietà statunitense: “La sconfitta della Roma con la Lazio è quella che fa più male rispetto a quella del Milan con l’Atalanta. Quello che non si capisce, da un anno e mezzo a questa parte, è che intenzioni abbiano i Friedkin nei confronti di Mourinho. Far partire un allenatore come lui, sì in scadenza, con queste difficoltà e un non mercato operato da Pinto mi sembra un modo per creare solo ulteriori complicazioni. Ieri la Roma ha dimostrato per l’ennesima volta di giocare di nervi, perché è l’unico modo in cui possono giocare in questo momento. Nessuno sa cosa vogliono fare i Friedkin: non sono presenti allo stadio e il direttore sportivo si è dimesso. Siamo nella nebbia più totale e i risultati vanno a incidere sul clima generale attorno al club”.

José Mourinho e Maurizio Sarri (Lapresse) – asromalive.it

Zazzaroni prosegue senza mezzi termini, utilizzando parole forti a difesa del vincitore del triplete nerazzurro: “La Roma ha fatto un mercato con parametri zero puntando su giocatori come Aouar, Paredes e riuscendo a prendere Lukaku soltanto perché la Juve si era defilata e non c’era nessun altro che voleva prenderlo. Ieri ha giocato Hujisen con Mancini e Kristensen che non è neanche un centrale e con Karsdorp e Zalewski sugli esterni: è una squadra costruita malissimo e mi stupisco che José sia ancora su quella panchina perché uno come lui non merita di essere umiliato con una squadra del genere”.

Il direttore prosegue: “Una squadra che non ha peso, non ha qualità se non in Dybala. Pellegrini è da un anno che è sparito, Lukaku è costretto a giocare isolato perché il centrocampo non ha motore; per quanto riguarda gli esterni, che nel calcio sono sono fondamentali, la Roma ha da una parte Karsdorp e Celik, che non giocherebbero neanche in Serie B e dall’altra Zalewski e quel che resta di Spinazzola… Per cui io credo che la squadra giochi sui nervi. Quando i nervi cedono e Dybala, dopo 45 minuti, esce, le cose vanno male. Lo scorso anno era terzo in classifica, ma quando ha visto che c’era la possibilità andare in finale di Europa League, ha abbandonato il campionato. Anche perché sapeva di non entrare nei quattro e ha puntato sulla finale”.

Il confronto post derby

Zazzaroni rivela poi di essersi confrontato con lo Special One dopo il derby: “L’ho sentito dopo la sconfitta. L’ho trovato come lo trovo da tanto tempo tempo: spiazzato da una situazione che non ha mai vissuto e che nessun allenatore accetterebbe” A domanda diretta di Marco Giordano, conduttore di TvPlay.it, sulla possibilità che lo Special One possa dimettersi, Zazzaroni risponde prontamente: “No no, non ha intenzione di mollare… Ha un pò di offerte in giro, ma lui spera di restare per il rapporto che ha con la squadra e i tifosi ma non si può affrontare una stagione senza mercato, con un allenatore e 60 persone che lavorano nella Roma in scadenza. Per me è mortificante affrontare tutto ciò, ma lui ha un coraggio e una determinazione fuori dal comune”.

José Mourinho (LaPresse) – Asromalive.it

La situazione è persino peggiorata rispetto allo scorso anno? Secondo Zazzaroni e Mou si: “L’anno scorso mi disse che era stanco di certe situazioni e in questa stagione nulla è cambiato, anzi forse è peggiorato. Se tu parli con qualsiasi società ti consiglierebbe di rinnovare con Mourinho per avere un minimo di stabilità. Domenica va a Milano e non sa con chi gioca: Mancini è mezzo rotto, Huijsen è un ragazzino di 18 anni che ieri ha commesso un errore. Sinceramente ieri sera quattro-cinque sono stati inquietanti. Finché lui riesce a dare una spinta motivazionale allora la Roma riesce a recuperare risultati, ma cercare di avere un gioco con una situazione del genere è impossibile, un po’ come succede alla Juventus che non ha giocatori importanti a centrocampo”.

Dybala è stato un buon acquisto?

Marco Giordano, nel corso della fase conclusiva dell’intervista, domanda a Zazzaroni se l’acquisto di Paulo Dybala, dopo un anno e mezzo passato in giallorossa, si possa considerare una mossa azzeccata, anche e soprattutto alla luce delle rinomate vicissitudini fisiche: “Dybala è l’unico giocatore di qualità che ha la Roma, il problema sono questi flessori che lo condizionano in maniera incredibile. Lui gioca ma al primo tirotto ha paura ed esce. E’ stato fondamentale lo scorso anno perché quando c’è determina”. Si conclude con un sunto riassuntivo della situazione giallorossa: “La Roma ha un problema evidente: subisce meno tiri in porta di tutti in campionato ma il maggior numero di errori individuali in difesa. E’ una squadra che vive sui nervi e va a corrente alternata a seconda dei momenti”.

Leonardo Marcucci

Laureando in Lettere, la mia infanzia si è consumata in una piacevole convivenza tra calcio e cinema. Tuttavia, a differenza di molti, nel mio caso la scrittura non è mai stata un piacevole ripiego ad una sfumata carriera da calciatore o regista, ma, al contrario, l’obiettivo è sempre stato chiaro e univoco: diventare un giornalista. Affetto da una grave patologia che mi impedisce di assistere ad una qualunque manifestazione umana, senza ritrovarmi a fare ordine tra una sequela di analisi e conseguenti giudizi (alle volte dissonanti tra loro), ho sempre individuato nel giornalismo la pratica più proficua e stimolante per tentare di unire l’utile al dilettevole.

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Leonardo Marcucci

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