In scadenza a giugno, Leonardo Spinazzola può lasciare la Roma già nel calciomercato di gennaio, restando in Serie A
Nei giorni scorsi, l’agente di Leonardo Spinazzola, Davide Lippi, ha praticamente ufficializzato l’addio del calciatore alla Roma. Il figlio dell’ex Ct azzurro ha confermato che non ci sono margini per un rinnovo del contratto, in scadenza a giugno, dichiarando di essere pronto a trovare una sistemazione al suo assistito già a gennaio. Il 30enne ex Juve sin dalla scorsa estate è finito nel mirino di due club arabi, mentre sono più recenti gli interessamenti di Besiktas e Galatasaray.
Nonostante gli alti e bassi vissuti negli ultimi mesi, il 37 giallorosso continua ad avere estimatori anche in campionati più blasonati. Nella giornata di ieri, ad esempio, si è parlato sia di un interessamento del Manchester United, sia di un potenziale ritorno all’Atalanta. Il club orobico starebbe pensando di riunirsi con il trentenne di Foligno a fine campionato, a parametro zero, ma gli scenari potrebbero cambiare da qui a fine mercato.
Addio Spinazzola: scambio con l’Atalanta
Avversari odierni dei giallorossi allo Stadio Olimpico, gli orobici hanno messo sul mercato Mitchel Bakker. Arrivato a Bergamo la scorsa estate per 10 milioni di euro, l’esterno olandese non è mai riuscito a far breccia nelle convinzioni tecnico-tattiche di Gian Piero Gasperini. Sulle sue tracce, ci sono il Monza e il Torino. I due club hanno già effettuato dei sondaggi per un prestito, ma nelle ultime ore sta succedendo qualcosa di nuovo.
Nei mesi scorsi, l’ex PSG è emerso come potenziale candidato di Tiago Pinto proprio per la sostituzione di Spinazzola. Ecco perché proprio in prossimità della partita di oggi, alcuni intermediari e operatori di mercato hanno provato ad ipotizzare un possibile scambio a gennaio tra nerazzurri e capitolini. Un’operazione che senza dubbio metterebbe d’accordo tutti dal punto di vista strategico, evitando alle due dirigenze di cercare un sostituto ai calciatori in uscita.
Più complicato sarebbe invece trovare un’intesa sui parametri economici della stessa, sia per l’elevato ingaggio dell’esterno romanista, sia per la valutazione dei due cartellini. Appare difficile, infatti, che a Bergamo possano considerare uno scambio alla pari tra un 23enne in scadenza nel 2027 e un 30enne con appena sei mesi di contratto. Ecco perché, ad oggi, la Dea sembra più propensa ad una cessione in prestito del ragazzo e ad evitare possibili minusvalenze a bilancio. Stiamo parlando, dunque, di un’idea di mercato affascinante, ma che non è ancora decollata.