Tiago Pinto ha come obiettivo portare a casa un difensore, ma il budget non basta e bisognerà obbligatoriamente vendere qualcuno
La situazione relativa ai difensori in casa Roma è preoccupante. Tra gli infortuni di Smalling e Kumbulla, le condizioni non ottimali di Mancini e l’impegno in Coppa d’Africa per N’Dicka, la coperta è cortissima ed urge almeno un innesto in quella zona del campo.
A complicare il tutto, se mai ce ne fosse stato bisogno, è anche il budget veramente irrisorio a disposizione di Tiago Pinto. Appena due milioni lordi, tutto compreso: dal costo dall’operazione all’ingaggio al giocatore da qui a giugno. Con i prezzi di oggi parliamo di una (quasi) mission impossibile. L’unico modo per rientrare nei costi considerando i fondi a disposizione è un parametro zero che si accontenti di un ingaggio non altissimo.
Per questo Bonucci, se non avesse chiesto cifre esagerate per l’ingaggio, sarebbe stato un profilo ideale dal punto di vista economico. D’altro canto, per usare un eufemismo, non era molto gradito dal tifo giallorosso e questo ha convinto la società a non affondare un colpo alla trattativa che fino a quel momento sembrava ben avviata, anche per via della volontà dell’ex Juventus di ritornare in Italia.
Dunque, l’unica vera soluzione per incrementare quella cifra è l’opzione di vendere. La Roma in tal senso può contare su alcuni profili di seconda fascia a livello di gerarchie ma che hanno comunque offerte. L’esempio calzante è Andrea Belotti: l’ex Torino, chiuso da Lukaku e Azmoun come attaccante al fianco di Dybala, oltre a giocarsi inoltre un posto con il rientrante Abraham, potrebbe salutare la Capitale. Su di lui sembrano forti le voci che lo vogliono in Turchia, tra Besiktas e Fenerbahce. Anche Spinazzola sembra ormai orientato verso la cessione e pure lui è stato accostato ad alcun club turchi oltre che arabi.
Da non escludere l’ipotesi di prestito interrotto per Renato Sanches, andando così a guadagnarci qualcosina da un suo rientro anticipato a Parigi dato che fin qui il portoghese ha giocato troppo poco per risultare d’aiuto alla squadra. Infine ci sono esterni che potrebbero fruttare più di qualche milione. Il primo è Matias Vina, attualmente al Sassuolo ma con un Flamengo che si era dichiarato molto interessato. Pinto non fa sconti, oggi più che mai, e ai brasiliani ha chiesto dieci milioni. Infine Celik, tra gli esuberi ma che partirebbe solo dopo aver chiuso un colpo in difesa per non rimanere ulteriormente scoperti dato che in emergenza il turco potrebbe fare da braccetto nei tre dietro.
Belotti, Spinazzola, Celik e Vina: un poker di cessioni per finanziare il mercato: la palla passa a Tiago Pinto.
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